Augusto De Angelis

scrittore e giornalista italiano

Augusto De Angelis (1888 – 1944), scrittore e giornalista italiano.

Il banchiere assassinato modifica

Incipit modifica

Piazza San Fedele era un lago bituminoso di nebbia, dentro cui le lampade ad arco aprivano aloni rossastri.

Citazioni modifica

  • Ma appunto per questo ho fatto il poliziotto: perché forse sono un poeta come tu dici. Io sento la poesia di questo mio mestiere... La poesia di questa stanza grigia, polverosa... di questo tavolo consumato... di quella povera vecchia stufa, che soffre in tutte le sue giunture, per riscaldar me. E la poesia del telefono! La poesia delle notti di attesa, con la nebbia sulla piazza, fin dentro il cortile di questo antico convento, che oggi è sede della Questura e ha i reprobi al posto dei santi! Delle notti in cui nulla avviene e tutto avviene, perché nella grande città addormentata, anche nel momento in cui parliamo, i drammi sono infiniti, se pure non tutti sanguinosi. Anzi, i più terribili sono appunto quelli che non culminano in un colpo di rivoltella o di coltello...
  • Il valore d'un fatto non è nella sua rarità, ma piuttosto nella sua volgarità e prima di pretendere alla chiaroveggenza di ciò, che è invisibile agli occhi della carne, conviene esercitarsi alla chiaroveggenza di ciò che è troppo visibile e, appunto per questo, non attira l'attenzione...
  • Perché anche il cervello ha limiti precisi ai quali può giungere e quando le idee sorpassano quei limiti, entrano in una atmosfera nebbiosa, quasi lutulenta. Che è l'atmosfera della pazzia.
  • Sì, di ricostruzioni logiche ce n'è più di una. Ma suonano tutte false, come campane incrinate...
  • Io mi sono imposto, soprattutto, di non dare valore alle parole... Penso, più che mai adesso, che in ogni rapporto coi nostri simili, in mancanza di prove indiscutibili... e prove indiscutibili non esistono mai o quasi mai... si debba cercare di scoprire da soli soltanto il valore degli individui!
  • Procedeva per eliminazione. Metodo soltanto apparentemente sicuro: basta lasciarsi influenzare da qualche circostanza male interpretata o, peggio ancora, dalla propria anche inconfessata convinzione, perché l'errore si renda irreparabile.
  • Che cos'è un delitto, signor giudice, quando esso non sia passionale? È un'opera artistica! Una opera perversamente, delinquenzialmente artistica! E per opera artistica m'intendo un componimento di fantasia, sobrio e conciso nella forma, equilibrato nei propri elementi costitutivi, serrato e logico, chiaro e armonioso, teso e vibrante.

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