Asmara

capitale dell'Eritrea

Citazioni su Asmara.

Asmara

Citazioni modifica

  • A voler essere sinceri, non si può dire che la posizione di Asmara e il paesaggio che la circonda sieno veramente belli, perché essa sorge sopra un altopiano largamente uniforme e regolare; ma poi nemmeno tanto brutti, perché dalla ampia distesa pianeggiante si elevano, verso oriente, dove il gran rilievo abissino declina ripido alla costa, ed anche altrove qua è là, delle colline irregolari, che valgono a rompere in parte la uniformità monotona del paesaggio. (Giotto Dainelli Dolfi)
  • Asmara è piuttosto un accampamento che un villaggio, e gli indigeni difatti la chiamano senfer: il campo. (Ferdinando Martini)
  • Fino all'inizio della seconda guerra mondiale gli oltre cinquantamila italiani residenti all'Asmara hanno infatti completamente ridisegnato la città secondo le nostre forme architettoniche. Il conseguente isolamento del paese le ha rigorosamente conservate tali e quali. A l'Asmara si respira ancora l'aria di un'Italia di ottant'anni fa: la farmacia Dante, l'albergo Bologna, la palazzina Fiat, le vecchie non più funzionanti “Littorine” e il Circolo degli Italiani, dove purtroppo (anche per la nostra trascuratezza) l'italiano è parlato solo dagli ultra settantenni. (Romano Prodi)
  • L'unica vera città italiana al mondo è Asmara. Quando si va ad Asmara si è in Italia. (Romano Prodi)
  • Le rarità di Asmara sono tre: la chiesa, le capanne di ras Alula, e la fortezza di Bet-Macà. (Ferdinando Martini)
  • Lei sa che l'imperatore ha manovrato in modo da indebolire l'Eritrea. Ha costretto la Fiat a fare un impianto presso Addis Abeba, invece che presso Asmara. Così migliaia di italiani e di eritrei sono stati costretti ad emigrare nella capitale. Questo non è giusto. (Sahle Sellassie)
  • Nel piano dell'Asmara un zoologo potrebbe fare una raccolta ricchissima di uccelli, dalla Cocorita piccolissima ed a penne metalliche, fino all'enormo avvoltojo bianco dall'occhio grifagno. Vi abbondano ancora porcospini, cinghiali, gazelle dalle sveltissime forme, grosse antilopi colle lunghe corna a spirale, jene, leopardi, ed infine pel paziente ed audace cacciatore non manca neppure il re delle foreste. (Pellegrino Matteucci)

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