Annibale Carracci
pittore italiano del XVI secolo
Annibale Carracci (1560 – 1609), pittore italiano.
Citazioni su Annibale Carracci
modifica- Annibale non aveva perduto a Roma il suo temperamento di gaudente bolognese, amico dei piaceri, grande inventore di burle e di arguzie che non solo spiegava con parole ma con le facezie dei disegni; famosi erano i suoi "dilettevoli ritratti burleschi ovvero caricati", nei quali usava "trasportare agli animali la rassomiglianza umana; ma più strana imitazione era quella delle cose inanimate, perché avrebbe trasformato un uomo o una donna ancorché bella in una pentola o in orciuolo, o in altro ordigno". (Antonio Muñoz)
- L'antichità ellenistica e il soffitto Farnese[1] di Annibale Carracci furono le guide essenziali alle concezioni rivoluzionarie del Bernini. (Rudolf Wittkower)
- Povero Annibale! Dopo otto anni di industriose fatiche [nella Galleria Farnese] si vide offerta per tutto compenso la somma di cinquecento scudi d'oro, avendo avuto in più l'alloggio presso il cardinale e la provvisione del pane e del vino. E pensare che appena settant'anni dopo un solo quadretto, anzi "poche pennellate o per meglio dire scherzi del pennello di Annibale" si pagavano, secondo il Bellori[2], altrettanto e maggior prezzo della Galleria intera! (Antonio Muñoz)
Note
modifica- ↑ Gli affreschi nella volta della galleria del Palazzo Farnese di Roma.
- ↑ Giovanni Pietro Bellori (1613 – 1696), scrittore e storico dell'arte italiano.
Voci correlate
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Opere
modifica- Crocifissione e santi (1583)
- Mangiafagioli (1584-1585)
- Venere e Satiro con due amorini (1588-1590)
- Affreschi della Galleria Farnese (tra il 1597 e il 1606-1607)
- Assunzione della Vergine (1601)
- Pietà con san Francesco e Maria Maddalena (1602-1607)