Andrij Jermak

politico, produttore cinematografico e avvocato ucraino
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Andrij Borysovyč Jermak (1971 – vivente), politico, produttore cinematografico e avvocato ucraino.

Andrij Jermak nel 2021

Citazioni di Andrij Jermak

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  • Quando parliamo del danno ambientale che la Russia provoca costantemente a causa degli attacchi all'Ucraina, dobbiamo chiarire ai russi: dovranno pagare per tutto. Per i territori minerari, per aver distrutto nonché per aver ucciso persone e rapito bambini. Le generazioni future non nate pagheranno e non avranno scelta. Inoltre, queste generazioni avranno un problema serio, perché passeranno alla storia come discendenti dei terroristi russi che hanno commesso il genocidio del popolo ucraino. E non sarà possibile nascondersi da questo in nessun paese del mondo.[1]

formiche.net, 7 dicembre 2022.

  • Le guerre civili e anni di piogge insufficienti hanno contribuito a limitare l’approvvigionamento di cibo in Africa. Ma un altro fattore importante è la guerra di aggressione illegale intrapresa dalla Russia contro l’Ucraina. L’invasione ha sconvolto la nostra vasta industria agricola e rappresenta una minaccia diretta alla sicurezza alimentare globale.
  • Distruggendo le catene di approvvigionamento tradizionali, la Russia ha avvicinato alla fame almeno 70 milioni di persone nel mondo.
  • [Sul holodomor] L’Ucraina conosce meglio di altri l’impatto che ha una carestia devastante. Novanta anni fa, milioni di ucraini furono ridotti alla fame dall’Unione Sovietica in seguito a una serie di rivolte contadine. Dopo aver conquistato il nostro Paese – non per la prima volta – i russi non riuscirono a sottomettere il suo popolo.
  • Tuttavia, anche se il mio Paese sta lottando contro la scarsità di cibo, i terreni agricoli devastati e i blackout diffusi, non dimenticheremo mai il nostro ruolo di cittadini globali responsabili, soprattutto dopo aver vissuto come nazione la carestia. L’Africa ha un disperato bisogno di cibo e l’Ucraina è pronta a sostenere le persone vulnerabili nel momento del bisogno.

Intervista di Le Monde, 12 gennaio 2023; citato ne ilfoglio.it, 23 gennaio 2023.

  • Quella in corso in questo momento a Bakhmut e a Soledar è la battaglia di Verdun del Ventunesimo secolo. I combattimenti sono duri da ormai diversi mesi, ma i nostri soldati riescono a mantenere le loro posizioni. I russi liberano dalla prigione dei criminali che muoiono subito dopo il loro arrivo sulla linea del fronte. I loro corpi vengono abbandonati sul campo, non vengono nemmeno recuperati, ci sono molte perdite umane dal lato russo, molto superiori alle nostre. Noi diamo chiaramente più valore alla vita dei nostri soldati. Ma davanti abbiamo una massa umana che attacca, attacca senza sosta. Soledar è il teatro di battaglie di strada, senza che alcuna delle due parti abbia veramente il controllo della città. I russi sono presenti, ma non controllano.
  • Dal 24 febbraio 2022, non abbiamo più paura di nulla.
  • Non pensiamo che la Bielorussia sia pronta ad impegnarsi apertamente in questa guerra, anche se non abbiamo dimenticato che i primi missili sono stati lanciati il 24 febbraio dal loro territorio.
  • Purtroppo, ottant’anni dopo Norimberga, ci ritroviamo in Europa a discutere della creazione di un tribunale per giudicare dei crimini di guerra, è un triste ritorno verso il passato. Ma guardate ciò che sta accadendo in Ucraina, per esempio a Irpin e Bucha, guardate i casi di torture, di stupri, di uccisioni di civili, e capirete che i più alti responsabili politici e militari, quelli che hanno dato gli ordini, devono essere processati.
  • Bisogna guardare in faccia la realtà: se questa guerra dura, significa che le sanzioni non sono sufficienti. Eppure, sono una delle armi più importanti contro la Russia. Bisogna spingersi più lontano.
  1. Citato in Guerra Ucraina - Russia, le news del 2 maggio, repubblica.it, 2 maggio 2023.

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