Andrej Andreevič Vlasov

generale sovietico

Andrej Andreevič Vlasov o Andrei Andreievich Vlassov (1900 – 1946), generale sovietico.

Andrej Andreevič Vlasov

Citazioni su Andrej Andreevič Vlasov modifica

Hannsjoachim W. Koch modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Con Vlasov i tedeschi avevano catturato uno dei più intraprendenti tra i giovani generali sovietici, un generale ormai completamente deluso di Stalin ma animato da un incrollabile spirito patriottico – quanti nell'alto comando dell'esercito tedesco avevano abbastanza spirito realistico da auspicare una collaborazione con certe forze sovietiche avevano finalmente trovato il loro «de Gaulle».
  • Vlasov, altissimo ed esile, la faccia sottile e ossuta dominata da grossi occhiali cerchiati di corno, si dichiarò pronto a cooperare con i tedeschi quasi subito dopo la cattura. Meno di due mesi dopo essere caduto in mano tedesca indirizzò volantini e lettere aperte agli ex compagni dell'Armata rossa, spiegando le ragioni che lo spingevano a combattere contro Stalin. Già in quella fase appariva chiaro che, come affermava un memorandum del ministero degli esteri tedesco, Vlasov «non è un uomo semplicemente assetato di gloria politica, e di conseguenza non diventerà mai un mercenario prezzolato, né mai accetterà di guidare mercenari. L'obiettivo che dichiara di proporsi è quello di combattere al fianco della Germania per una Russia socialista e per liberare il paese dal terrore staliniano». Durante il 1942 e fino alla fine del 1943 si rifiutò di esortare i soldati dell'Armata rossa a disertare, invitandoli invece a rivoltarsi, armi alla mano, contro Stalin.
  • Il sogno di Vlasov sembrò essersi almeno in parte avverato quando poté finalmente passare in rassegna a Münsingen, nel Würtemberg, la prima divisione. Ma l'armata Vlasov, nata dopo due anni di lotta contro i pregiudizi antislavi dei tedeschi, nacque troppo tardi per poter esercitare una qualsiasi influenza sull'esito della guerra sul fronte orientale.

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