Alessandro Pronzato

sacerdote cattolico italiano, giornalista, scrittore e professore (1932-2018)

Alessandro Pronzato (1932 – 2018), sacerdote cattolico italiano, giornalista, scrittore e professore.

  • Chi trova comodo padre Pio (magari per motivi di cassetta e affini...) non conosce padre Pio ma una controfigura, una caricatura. Padre Pio, nonostante le apparenze, è scomodo e difficile. È fastidioso, perfino insopportabile, diciamo pure rompiscatole. Padre Pio è una medicina amara, non un rosolio. (da Padre Pio. Un santo scomodo, Gribaudi, 2002)

Prega per noi!

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  • A pensarci bene, all'inizio delle Litanie c'è uno scambio di biglietti da visita. Sul nostro sta scritto: miseria. Su quello di Dio: misericordia.
  • Bach, dunque, ha avuto questa geniale intuizione: per farsi ascoltare, per suscitare vibrazioni nell'animo non è affatto necessario inventare sempre nuovi motivi ma approfondire.
  • Certa gente, anche in area cristiana, dopo aver buttato via il mistero, va poi a comperarlo, di soppiatto, al mercato nero della magia e pratiche affini.
  • Certi teologi hanno la pretesa di ridurre sempre più la spazio del mistero per sostituirvi l'area di parcheggio delle loro idee.
  • È possibile essere creativi anche riproponendo le stesse cose.
  • I cieli, comunque, non sono un luogo, sono il luogo della vicinanza, non certo della lontananza.
  • I nostri pretenziosi involucri culturali scoppiano a contatto col divino.
  • I panorami più vari ed affascinanti, gli scorci più sorprendenti, si scoprono chiudendo gli occhi e spingendosi in profondità.
  • Il Padre celeste ha pietà di chi soffre "il mal di terra".
  • Il progetto di Dio appare sempre come qualcosa di inaudito e anche di impossibile sul versante umano.
  • Il singolo figlio non può arrivare alla Madre lasciandosi indietro i fratelli.
  • Il tuo sapere umano non riuscirà mai a fissare, determinare, né tanto meno catturare le traiettorie dello Spirito.
  • Io sono convinto che, nella nostra preghiera, anche se le parole sembrano smarrirsi chissà dove, nei gelidi spazi siderali, in realtà vengono purificate dal vuoto che attraversano, e almeno uno spezzone incandescente ricade a scaldare il nostro cuore aggredito dal freddo e dalla vecchiaia, almeno un frammento luminoso viene a illuminare le nostre notti.
  • La Chiesa rimane fedele alla Pentecoste, nella misura in cui non si accontenta del funzionamento, della disciplina, della regolarità, dell'amministrazione della cenere, ma non ha paura di scottarsi dita e cuore maneggiando i carboni ardenti.
  • La Madonna non costituisce l'anticamera, né tanto meno ci trattiene nella sua sala d'attesa privata. Ci conduce immediatamente dinanzi al Signore, ci mette in contatto con Lui, a faccia a faccia con Dio.
  • La parola "alleluia" è formata dall'imperativo "allelu – lodate – e ja", che è abbreviazione di "Jahvè". Per cui Alleluia vuol dire precisamente: "Lodate Dio". Si tratta, infatti, di lodare il Dio misericordioso e compassionevole.
  • La parola ha bisogno anche del vuoto silenzioso per acquistare vibratilità e provocare risonanze misteriose.
  • Le Litanie devono richiamare l'immagine delle gocce che ritmicamente, a intervalli regolari, percuotono la pietra, fino a scavarla, non quella della cascata fragorosa e precipitosa.
  • Le Litanie sono una specie di pendolo particolare che oscilla, non in senso orizzontale, ma tra l'alto e il basso.
  • Le persone semplici comprendono tutto anche se non riescono a spiegare nulla.
  • Lui ti fa capire: " Sono qui per te… Non ho altro da fare, o altro a cui pensare… Tu sei la faccenda più urgente di cui devo occuparmi… Tu sei la persona più importante che devo ricevere… Dunque, dimmi".
  • Lo Spirito costituisce la cifra che fa saltare tutti i nostri calcoli prudenti.
  • Lo Spirito, più che riempire il cervello di quegli uomini, rimpinzarlo di idee, gli incendia il cuore. E un fuoco che purifica, libera dalle scorie.
  • Mia nonna Giuseppina aveva familiarità con l'incomprensibile. Io rischio di aggirarmi unicamente nel territorio del risaputo, della superficialità.
  • Noi pecchiamo di rigidità. Teniamo la testa girata da un'unica parte.
  • Noi, troppo spesso, esitiamo a fare le rinunce necessarie. In compenso, purtroppo, compiamo volentieri rinunce che sono una colpa.
  • Non c'è cumulo di nefandezze umane che possa uguagliare la sterminata compassione divina.
  • Non ci sorprendiamo a volare muniti di ali. Qualcosa di meglio: sappiamo dove mettere i piedi.
  • Ogni persona possiede un valore infinito, che è appunto quello del suo riscatto.
  • Penso che la cosa più difficile sia accendere una fiammella dentro i così detti devoti.
  • Perché le Litanie provochino vibrazioni interiori, lascino tracce luminose nell'animo, occorre portare il cuore a una temperatura molto elevata.
  • "Prega per noi" non vuol dire "prega al posto nostro".
  • Preoccupati di salvare la faccia (quella faccia spalmata di seriosità e di tetraggine), non si accorgono di perdere l'anima!
  • Pretendiamo che un figlio superi gli esami della scuola, ma non ci preoccupiamo che sia "ritardato" in fatto di cuore, non brillante quanto a generosità, decisamente carente per quel che riguarda lo spirito, scarsamente sensibile nel settore della giustizia, debolissimo in materia di sacrificio.
  • Purtroppo molte "persone pie" hanno più dimestichezza con la cenere che con il fuoco.
  • Quando si vuole rendere tutto chiaro, evidente, facile, si finisce per banalizzare anche le cose più sublimi.
  • Sciogliersi significa abbandonare l'aridità, la disumanità, e ritrovare la tenerezza. Troppe volte, infatti scordiamo il nostro vero nome, il nostro volto autentico, la cifra della nostra grandezza, l'orizzonte delle nostre possibilità.
  • Sciogliersi significa diventare spontanei, agili, creativi.
  • Senza il Soffio, le nostre orazioni sono semplicemente dei suoni, rumori di parole, privi di ogni eco profonda, e che non si elevano di un palmo da terra.
  • Siamo degli scampati.
  • Talpe sperimentate, smettetela di scavare i vostri cunicoli sotterranei, uscite fuori allo scoperto, lasciatevi invadere dalla voglia di vivere e di… far vivere.
  • Teologo è uno che prega.
  • Una certa oscurità lascia filtrare la luce.

Bibliografia

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  • Alessandro Pronzato, Prega per noi!, Edizioni dell'Immacolata, 2000.