Albert Samain

Poeta francese del XIX secolo

Albert Samain (1858 – 1900), poeta e scrittore francese.

Albert Samain

Citazioni di Albert Samain modifica

  • Falba, nel prato verde che una gran luce imbionda, | lenta s'aggira, erbette ruminando fra i denti. | La giogaia le cade in pieghe ampie fluenti: | le sbatte intorno ai fianchi la coda vagabonda. || Pèndula fra le cosce, la mammella profonda | un otre gonfio pare, pieno di succhi aulenti. | Ne cola inesauribile, da tempi evanescenti, | un pio materno latte che tutto il mondo inonda. || Vive soave e grave: alquanto vegetale. E l'attrazione sorda della terra natale | aggrava le sue membra d'un augusto languore. || Se il mezzodì la irrora di raggi adamantini, | ella socchiude a mezzo, beata di calore, | i grandi occhi cisposi, colmi di moscerini.[1]
  • Sull'orizzonte azzurro, arso da un fuoco intenso, | l'antico Mostro accòsciasi: enorme, e feminino. | Secoli, son passati. Fedele al suo destino, | la bocca sigillata serba l'enigma immenso. || Di tutto che viveva al giorno suo natale, | non resta altri che Lui. Nel passato lontano, | fa tremar l'età sua ciascun essere umano: | e all'ombra della storia, comanda, egli, fatale. || Sulle macerie assiso dei secoli perduti, | immobile nel sole, dardeggia i seni acuti, | senz'abbassar giammai le pàlpebre orgogliose. || Sogna... Ed attender sembra, in gran serenità, | l'ordine di levarsi sulle zampe petrose, | per rientrare, lento, dentro l'eternità.[2]

Carnets intimes modifica

  • Perché questa insensatezza del destino dell'uomo: le facoltà relative, una volontà assoluta? Tutta la sua miseria viene di lì.
Pourquoi ce non-sens de la destinée de l'homme: les facultés relatives, une volonté absolue? Tout sa misère sort de là. (Carnet I, p. 27)
  • Il talento, il genio stesso senza il carattere è una carrozza senza cavalli.
Le talent, le genie même, sans le caractère c'est une carrosse sans chevaux. (Carnet I, p. 28)
  • L'umanità che si agita tanto su questo povero globo, per ricominciare senza sosta la stessa cosa, potrebbe prendere come sua insegna una scimmia che cammina su una palla.
L'humanité qui se trémousse tant sur ce pauvre globe, pour recommencer sans cesse la même chose, pourrait prendre pour sa devise un singe qui marche sur une boule. (Carnet I, p. 31)
  • Nel XVII° secolo si parlava; nel XVIII° secolo si conversava; nel XIX°, il nostro, si chiacchiera.
Au XVII° siècle, on parlait; au XVIII° siècle on causait; au XIX°, le nôtre, on blague. (Carnet I, p. 32)
  • Per tutta la sua vita l'uomo, come il bambino, ama alla follia le storie. La sua, che del resto deforma e che riaggiusta ingenuamente, come un romanziere di mestiere, è quella che lo diverte di più, sempre.
Toute sa vie, l'homme, comme l'enfant, raffole des histoires. La sienne, qu'il deforme d'ailleurs, et qu'il réarrange naïvement, comme un romancier de métier, est celle qui l'amuse le plus, toujours. (Carnet III, p. 65)
  • Parole! Parole! dice sdegnosamente il Saggio dal naso sentenzioso. Come se, nell'eterna illusione della vita, le parole non fossero tutto!
Des mots! Des mots! dit dédaigneusement le Sage au nez sentencieux. Comme si, dans l'éternelle illusion de la vie, les mots n'étaient pas tout! (Carnet V, p. 103)
  • La più grande ingiustizia che forse esiste nella creazione è che certi esseri abbiano ali.
La plus grande injustice qui existe peut-être dans la création, c'est que certains êtres possedent des ailes. (Notes – Sensations, p. 141)
  • Il cuore cerca e trova.
    Lo spirito cerca e non trova.
    Lì è la forza e il mistero delle religioni.
Le coeur cherche et trouve.
L'esprit cherche et ne trouve pas.
Là est la force et le mistère des religions.
(Notes – Sensations, p. 143)
  • Quel non so che d'inesprimibile di certe nature privilegiate che si chiama il fascino, è semplicemente il sorriso del cuore.
Ce je ne sais quoi inexprimable de certaines natures privilégiées qui s'appelle le charme, c'est simplement le sourire du coeur. (Notes – Sensations, p. 144)
  • È nell'amore soprattutto che il relativo è l'assoluto. Una certa mano che si vede per la prima volta senza guanto e che si stringe un po' sotto le dita, inebria quanto una presa di possesso completa.
C'est dans l'amour sourtout que le relatif est l'absolu. Certaine main qu'on voit pour la première fois déganté, et qu'on presse un peu sous les doigts, grise autant qu'une prise de possession complète. (Notes – Sensations, pp. 144-145)
  • Il cielo è il maestro paesaggista preferito dei sognatori.
Le ciel est le maître paysagiste préféré des rêveurs. (Notes – Sensations, p. 147)
  • L'anima ha bisogno di amare, non importa chi, non importa cosa, come il corpo ha bisogno di mangiare. Ci sono anime che muoiono di fame.
L'âme a besoin d'aimer, n'importe qui, n'importe quoi, comme le corps a besoin de manger. Il y a des âmes qui meurent de faim. (Notes – Sensations, p. 147)
  • Il carattere indelebile della natura umana è lo spirito di proselitismo. In ogni vita, per umile che sia, c'è dell'apostolato per un'idea.
Le caractère indélébile de la nature humaine, c'est l'esprit de prosélytisme. Dans toute vie, si humble qu'elle soit, il y a de l'apostolat pour une idée. (Notes – Sensations, p. 147)
  • Tutti dobbiamo morire un giorno. E tuttavia, di tutte le verità che ci diciamo, è forse quella, perlomeno fino alla vecchiaia, che ci ripetiamo con meno convinzione.
Nous devons tous mourir un jour. Et cependant de toutes les vérités que nous nous disons à nous-mêmes, c'est peut-être celle, au moins jusqu'à la vieillesse, que nous nous répétons avec le moins de conviction. (Notes – Sensations, p. 149)
  • Quando mi sento diventare pessimista, contemplo una rosa
Quand je me sens devenir pessimiste, je contemple une rose. (Notes – Sensations, p. 156)
  • Formula d'arte:
    Mettere quanto più possibile sogno nella realtà; mettere quanta più possibile realtà nel proprio sogno.
Formule d'art:
Mettre le plus possible de rêve dans la réalité; mettre le plus possible de réalité dans son rêve. (Notes – Sensations, p. 166)
  • [Sul Musée des béguines di Georges Rodenbach] È un libro prezioso e monotono, che si dovrebbe leggere sotto la luce pacifica, filtrata da bianche tende, all'angolo di una finestra che dà su una strada deserta. Scivola lentamente, dolcemente, sull'anima come quei lunghi battelli piatti delle Fiandre sull'acqua immobile di un canale. Per scriverlo, Georges Rodenbach, come del resto per Bruges la morta, è disceso dentro di sé in quelle regioni oscure e ricche in cui si sono depositate le impressioni dell'infanzia. Niente uguaglia la forza e la fecondità di quelle impressioni; in esse, tutta la nostra sensibilità è in germe, la nostra sensibilità vera, non adulterata dall'infiltrazione letteraria, né modificata dagli influssi esterni.
C'est un livre précieux et monotone, qu'il faudrait lire sous la lumière pacifique, tamiséee par des rideaux blancs, au coin d'une fenêtre donnant sur une rue déserte. Cela glisse lentement, doucement, sur l'âme come ces longs bateaux plats del Flandres sur l'eau immobile d'un canal. Pour l'écrire, Georges Rodenbach, comme d'ailleurs pour Bruges-la-Morte, est descendu en lui-même dans ces régions obscures et riches où se sont déposées les impressions d'enfance. Rien n'égale la force et la fécondité de ces impressions; en elles, toute notre sensibilité est en germe, notre sensibilité vraie, non adultérée par l'infiltration littéraire, ni modifiée par les courants extérieurs. (Portraits littéraires, p. 171)
  • La parola passione, per etimologia significa sofferenza. Quale profondità cupa in questo accostamento operato dall'istinto della lingua!
Le mot passion, par étymologie, signifie souffrance. Quelle profondeur sombre dans ce rapprochement opéré par l'instinct de la langue! (Notes diverses, pp. 206-207)
  • Ci sono due specie di egoismi, l'uno cosciente, l'altro incosciente. Quest'ultimo è quello delle madri, degli innamorati, dei fanatici... I suoi effetti sono spesso ben altrimenti terribili di quelli dell'altro.
Il y a deux sortes d'égoïsme, l'un conscient, l'autre inconscient. Ce dernier est celui des mères, des amoureux, des fanatiques... Ses effets sont souvent autrement terribles que ceux de l'autre. (Notes diverses, p. 210)
  • Una delle più grosse menzogne dell'allegoria è di rappresentare la Giustizia con una donna.
Un des plus gros mensonges de l'allegorie, c'est de représenter la Justice par une femme. (Notes diverses, p. 211)

Note modifica

  1. Da La mucca, in AA. VV., Parnassiani e simbolisti francesi, liriche scelte e tradotte da Vincenzo Errante, Sansoni, Firenze, 1953, p. 370.
  2. Da La sfinge, in Parnassiani e simbolisti francesi, p. 367.

Bibliografia modifica

  • (FR) Albert Samain, Carnets intimes, Carnets I A VII, Notes, Sensations, Portraits littéraires, Notes diverses, Évolution de la poésie au XIX siècle, terza edizione, Parigi, 1939.

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