Albergo dei Poveri (Genova)
palazzo di Genova
Citazioni sull'Albergo dei Poveri di Genova.
- Che cos'è questo superbo monumento? La sua struttura, la sua altezza, le sue dimensioni, la sua magnificenza mi stordiscono! È un ospedale. Lo chiamano albergho de poveri. Bisognava chiamarlo il palazzo dei poveri. Come mi urtano queste colonne di marmo, questi pilastri di marmo, tutti questi ornamenti di marmo! Ognuna di queste colonne occupa il posto di numerose persone. Si è voluto restituire ai poveri, in un solo palazzo, la parte che appartiene loro in tutti i palazzi? (Charles Dupaty)
- Ieri visitando l'albergo dei poveri, fabrica esimia ove la Republica mantiene gran quantità di poveri, ove sonvi rinchiusi i corrigendi uomini e donne, vidi un gran basso rilievo rapresentante una Vergine, poco meno di mezzo busto, con Christo in grembo di Michel Angelo Buonaroti. Spira pietà e dolore la Vergine, il cadavere è cadavere indubiamente. Oh, qual pezzo di marmo è mai quello! La Vergine Assunta in bianco marmo del Puget, quantunque bella statua ed elegante, scompare al confronto impar congressus Achillei. E qual scultore terrà mai a fronte di un Michelagnolo? (Giovanni Battista Biffi)
- Ospizio dei Poveri. Questo edifizio, cominciato del 1654, è nel suo genere il più sorprendente e diremo anche il più vasto non solo di Genova ma d'Italia ancora. Chiunque mette piede in quell'asilo di beneficenza resta compreso da stupore e da ammirazione. (Giacinto Amati)
- Vidi un palazzo grande come l'Istituto Tecnologico, che si ergeva sulla montagna e aveva l'aspetto di un castello reale. Era la casa dei poveri. Chiesi a un uomo se ci fossero molti bambini senza padre e madre. Strani, poveri bambini! Dunque i palazzi non sono solo costruiti sulle capanne dei contadini, ma anche sui ricoveri dei poveri. (August Strindberg)
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