Alack Sinner

personaggio immaginario a fumetti


Alack Sinner, personaggio immaginario protagonista dell'omonima serie a fumetti di genere noir-poliziesco ideata dal soggettista-sceneggiatore Carlos Sampayo e dal disegnatore José Muñoz e pubblicata in Italia negli anni Settanta.

Alack Sinner

Fumetto

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Lingua originale italiano
Paese Italia
Genere noir-poliziesco
Autore Carlos Sampayo e José Muñoz
Editore Milano Libri
Pubblicazione gennaio 1975

Citazioni su Alack Sinner

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  • Alack Sinner (continuatore ideale di Marlowe, l'eroe letterario di Chandler) compare per la prima volta nel 1975 su AlterLinus e subito gli viene decretato un meritato successo, dovuto anche all'insorgente domanda di intreccio e avventura.
  • Alack Sinner, mani in tasca, sigaretta pendula in un faccione somigliante a Kerouac adulto (ma gli autori lo vogliono «un incrocio tra Richard Burton e un bulldog»), ha abbandonato la polizia nauseato dai suoi metodi poco democratici e da allora fa il detective privato, travagliato da una profonda crisi interiore, che lo porta talvolta ad entrare in conflitto con il suo ruolo professionale (per un periodo va a fare l'autista di taxi.
  • Il nostro investigatore, profondamente democratico e impegnato in un'appassionata ricerca di rapporti umani diversi, si discosta nettamente da tutti gli altri detectives low and order che abbiamo conosciuto, uomini perfetti e senza contraddizioni, convinti che la giustizia coincida sempre con la legge, che il bene sia sempre dalla parte del Palazzo, che la criminalità e la violenza altro non siano che inguaribile cattiveria ed egoismo umano (in una tavola Muñoz rappresenta ironicamente Dick Tracy, antesignano di questa concezione).
  • Il primissimo Sinner sembrava uscito dalla matita un po' tremolante di Hugo Pratt, quello attuale dal feroce pennino di George Grosz. Tra questi due poli, Muñoz è riuscito in pochissimo tempo a raggiungere un originalissimo ed eccellente segno che, ancora in progress, va sempre più accentuando la carica espressionista orientata verso una forte deformazione satirica.
  • L'esistenza quotidiana di Alack Sinner, riflesso di questa generale anomia, è comunissima: cucina in casa, va al cesso, scopa con partners occasionali, tiene un acquario, frequenta il Trane's della 52ª strada dove suonano i jazzisti d'avanguardia come Gato Barbieri, si ubriaca e racconta la sua vita al barista del Joe's cab ascoltando Cheryl blues di Charlie Parker. Le sue indagini si snodano nella New York della CIA, della droga, dei cortei con le majorettes a favore di Reagan, del Vietnam; una metropoli popolata da businessmen senza scrupoli e ormai nevrotici o schizofrenici, pugili corrotti, prostitute, bambini tra i bidoni della spazzatura, neri e portoricani perduti per le strade, immigrati non integrati, hoboes.

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