Adam Zagajewski

poeta, scrittore e saggista polacco

Adam Zagajewski (1945 – 2021), poeta, scrittore e saggista polacco.

Adam Zagajewski nel 2009

Citazioni di Adam Zagajewski

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  • Davvero sappiamo vivere solo dopo la sconfitta, | le amicizie si fanno più profonde, | l'amore solleva attento il capo. | Perfino le cose diventano pure.[1]
  • E ora, ma in fretta, | fare i bagagli, sempre, ogni giorno | e andare senza fiato, andare a Leopoli, | eppure esiste, quieta e pura come | una pesca. Leopoli è ovunque.[2]
  • Non sono uno storico, ma mi piacerebbe che la letteratura assumesse, consapevolmente e in tutta serietà, il ruolo di una cronaca storica. Non voglio che segua l'esempio degli storici contemporanei, perlopiù pesci freddi che hanno passato la loro vita in archivi polverosi e scrivono una lingua burocratica brutta e inumana, una lingua di legno prosciugata di tutta la poesia, piatta come un pidocchio e grigia come il giornale quotidiano. Vorrei che tornasse a esempi più antichi, chissà, addirittura greci, all'ideale del poeta storico, una persona che ha visto e sperimentato direttamente quel che descrive, oppure ha attinto alla vivente tradizione orale della sua famiglia o della sua tribù, che non teme né il conflitto né i sentimenti, ma ha tuttavia a cuore la ricostruzione scrupolosa della vicenda che narra.[3]
  • Uno scrittore che tiene un diario lo usa per registrare ciò che sa; nelle poesia e nei racconti mette quello che non sa.[4]
  1. Da La sconfitta, in La vita degli oggetti.
  2. Da Andare a Leopoli, in Dalla vita degli oggetti; citato in ilpost.it, 2 marzo 2022.
  3. Citato in John Lukacs, Democrazia e populismo, traduzione di Giovanni Ferrara degli Uberti, Longanesi, Milano, 2006, p. 179. ISBN 88-304-2360-2
  4. Citato in Tommaso Giartosio, Perché non possiamo non dirci, Feltrinelli, Milano, 2004, p. 138. ISBN 8807103680

Bibliografia

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  • Adam Zagajewski, Dalla vita degli oggetti, traduzione di Krystyna Jaworska, Adelphi, 2012. ISBN 9788845926822

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