A proposito di Davis

film del 2013 diretto da Ethan Coen, Joel Coen

A proposito di Davis (Inside Llewyn Davis), film statunitense del 2013 con Oscar Isaac, Carey Mulligan, Justin Timberlake e John Goodman. Regia di Joel ed Ethan Coen.

A proposito di Davis

Immagine Inside Llewyn Davis.jpg.
Titolo originale

Inside Llewyn Davis

Lingua originale Inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2013
Genere drammatico
Regia Joel ed Ethan Coen
Sceneggiatura Joel ed Ethan Coen
Produttore Joel ed Ethan Coen, Scott Rudin
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Dialoghi

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Uomo in nero: Sei uno spiritoso, eh?
    Llewyn: Come?
    Uomo in nero: Hai dovuto aprire la boccaccia, eh, spiritosone?
    Llewyn: Ho dovuto... cosa? È quello che faccio per vivere. Chi... chi è lei?
    Uomo in nero: È quello che fai? Quello che fai...
    Llewyn: Mi scusi, cosa... [l'uomo in nero lo colpisce] Ouch!
    Uomo in nero: Eri seduto tra il pubblico ieri sera a gridare le tue merdate.
    Llewyn: Per la miseria, si gridano cose, è uno show!
    Uomo in nero [lo colpisce di nuovo]: Non era il tuo show.
    Llewyn: Non siamo all'opera, deficiente! C'è il cestino per le offerte!
    Uomo in nero: Ce ne andiamo da questo cesso di posto, te lo puoi tenere. Quello che fai... [se ne va]
  • Llewyn: Non sai se è mio?
    Jean: No, come faccio a saperlo?
    Llewyn: Quindi potrebbe essere di Jim.
    Jean: Sì, stronzo!
    Llewyn: Però non lo vuoi in entrambi i casi. Tanto per chiarire...
    Jean: Tanto per chiarire, stronzo, FOTTUTO stronzo, lo vorrei moltissimo se fosse di Jim. È questo che voglio, ma visto che non lo so, non solo hai fottuto le cose fottendomi e forse mettendomi incinta, ma anche se non è tuo non lo posso sapere, perciò devo disfarmi di un magari perfetto bambino, un bambino che voglio, perché tutto quello che tocchi diventa merda! Come il fratello idiota di Re Mida.
    Llewyn: Be', d'accordo. Capisco.
    Jean: [sospira] Conosci un dottore, giusto?
    Llewyn: Sì.
    Jean: Da quando? Da quella, Diane?
    Llewyn: Sì.
    Jean: E lo pagherai tu?
    Llewyn: Sì.
    Jean: Non dirlo a Jim, ovviamente. Dovevo farti mettere un doppio profilattico. Non dovevamo farlo, per essere precisi, ma se tu dovessi mai rifarlo, cosa come favore alle donne di dovunque non dovresti tentare, ma nel caso dovresti mettere profilattico su profilattico, e poi avvolgertelo in un nastro isolante. Dovresti andare in giro avvolto in un gigantesco profilattico perché sei una merda!
    Llewyn: D'accordo.
    Jean: Non dovresti contattare alcuna cosa vivente, essendo merda.
    Llewyn: Hai mai sentito l'espressione: "Bisogna essere in due per il tango?"
    Jean: Vaffanculo!
    Llewyn: Be', potrei dire che dovremmo parlarne quando sei meno arrabbiata, ma questo sarebbe... Questo sarebbe... Quando sarebbe?
    Jean: Vaffanculo! [restano per un po' in silenzio] Mi manca Mike.
    Llewyn: Posso chiedertelo un favore?
    Jean: Vuoi scherzare?!
    Llewyn: Non è per me, è per i Gorfein. Il loro gatto è scappato, lasceresti aperta la finestra della scala antincendio?
    Jean: È inverno.
    Llewyn: Quel tanto perché possa sguasciare dentro. potrebbe tornare.
    Jean: Nel nostro appartamento? C'è stato, tipo, sei ore, perché cavolo dovrebbe tornare lì?
    Llewyn: Non lo so, non sono un gatto del cazzo! Ma pensaci, ho perso il loro gatto del cazzo, mi sento malissimo.
    Jean: Per questo ti senti malissimo?
  • Roland [si desta tossendo mentre è sul sedile posteriore dell'auto]: Questa cos'è?
    Llewyn: È la mia chitarra.
    Roland [sarcastico]: Certo, entra pure! Non badare a me! Mettiti pure comodo! Cosa sei, un ballerino di flamenco? Come ti chiami, Pablo?
    Llewyn: Llewyn Davis.
    Roland: Io sono Roland Turner. [indicando il conducente dell'auto] Lui è il mio valletto, Johnny Five. Johnny Five. [c'è un'ellissi] E fu l'ultima volta che mi trovai a Murfreesboro. Mi fece capire che un mio ritorno non sarebbe stato gradito. E io dissi: "Non fa niente, fratello, potevo farcela da solo a non tornare a questa cagata di mosca che è la tua città di merda". La N per cosa sta?
    Llewyn: Come?
    Roland: La N sta per che cosa? Lou N. Davis.
    Llewyn: Llewyn. L-L-E-W-Y-N. È gallese.
    Roland: Be', doveva essere qualcosa, uno stupido nome del cazzo come questo. Non sembri gallese.
    Llewyn: Mia madre era italiana.
    Roland: Sì, questo dovrebbe interessarti. Johnny e io eravamo a Seattle, suonavamo all'High Spot. Tu te lo ricordi, Johnny? E io ero indisposto dopo aver mangiato un toast al formaggio. Mi sono ritrovato a spurgarmi da ogni orifizio, uno sembrava un idrante. Allora dissi al direttore: "Come chiamate quel coso che ho appena mangiato?" Lui rispose: "Crostino gallese al formaggio". E io dissi: "Va bene, tutte le cose dal Galles ti fanno cagare sotto come questo pezzo di toast?" Lui rispose... Gesù santo, cos'è quell'affare?
    Llewyn: Ah, è... è il mio gatto. Be', non è il mio gatto...
    Roland: Un uomo adulto con un gatto. È così che vai in scena?
    Llewyn: No.
    Roland: Cos'hai detto che suoni?
    Llewyn: Canzoni folk.
    Roland: Canzoni folk. Avevo capito che eri un musicista. Cantante folk con un gatto. Sei una checca?
    Llewyn: Io... io... Non è il mio gatto, solo che non sapevo cosa farne.
    Roland: Davvero? Allora ti sei portato anche l'uccello? Johnny, fermati. C'è una stazione di servizio. Tocca a te pagare la benzina, Elwyn.
  • Roland: Un cartello diceva: "Niente tiri massè, niente grana sul tappeto". Io dissi: "Mi è permesso sbattere la palla contro la sponda o è troppo sofisticato?" E il tizio dice: "Tu ci marci". Io dico: "Tu sei un cazzone idiota! Uno che ci marcia fa finta di non capirci una mazza, io ti dico che sono un esperto! Forse tu ci marci, facendo finta di essere un testone! E hai imbrogliato. Niente massè da fare, niente grana sul tappeto. Non darmi regole, suono quello che suono. Be', tu no. Ma nel jazz, cocco, suoniamo tutte le note. Dodici note in una scala, merdina secca, non tre corde di un ukulele. Sol, solo, do, sol, do, re, sol. Be', se campi con questo, buon pro ti faccia. Sei un solista?
    Llewyn: Sì, ora.
    Roland: Ora? Di solito cosa? Lavoravi col gatto? se suonavi un do maggiore vomitava palle di pelo?
    Llewyn: Una volta avevo un partner.
    Roland: Che è successo?
    Llewyn: Si è buttato giù dal George Washington Bridge.
    Roland: Be', merda, non lo biasimo, neanch'io ce la farei suonando Jimmy Crack Corn tutte le sere. Oh, però, scusami se te lo dico, è da gran cazzone stupido, no? Il George Washington Bridge. Uno va a buttarsi giù dal Brooklyn Bridge, tradizionalmente. Il George Washington Bridge... Chi lo fa? Cos'era, un rimbambito?
    Llewyn: Non direi.
    Roland: Ed è stato allora che hai preso il gatto? Senti, corde da cowboy, questo dovrebbe interessarti. C'è un numero che ho visto a Montreux, in Svizzera: un basso, un piano e...
    Llewyn: Ehi, signor Turner, mi chiedevo...
    Roland: Eh?
    Llewyn: Quel bastone le entrerebbe tutto su per il culo o ne resterebbe qualcosa fuori?
    Roland: D'accordo, d'accordo. Solo che minacce e intimidazioni non funzionano con me. Vuoi sapere perché? Questo t'interesserebbe. Io ho studiato la santeria, e certe altre cosette che ottusi come te chiamerebbero "arti oscure" a causa di un cervello limitato, da Chano Pozo a New Orleans. Tu dici che mi prendi a pugni? Io non devo fare queste minacce infantili. Io faccio la mia cosa e un giorno ti svegli domandandoti: "Come mai ho questo dolore qui al fianco?" O magari non sarà nemmeno così specifico. Magari sarà: "Come mai niente sta andando bene per me? La mia vita è una grossa scodella di merda. Non ricordo di aver preparato questa scodella di merda." Nel frattempo, Roland Turner è a migliaia di miglia di distanza ridendosela anche con il culo. Pensaci su, Elwyn. In quest'auto, le pessime maniere non funzionano.
  • Uomo in nero: Sei uno spiritoso, eh?
    Llewyn: Come?
    Uomo in nero: Hai dovuto aprire quella boccaccia.
    Llewyn: È quello che faccio per vivere.
    Uomo in nero: Quello che fai? Prendere in giro la gente sul palco! [l'uomo in nero colpisce Llewyn]
    Llewyn: Cazzo!
    Uomo in nero: Eri seduto tra il pubblico ieri sera a gridare le tue merdate.
    Llewyn: Si gridano cose, amico, è uno show!
    Uomo in nero [lo colpisce di nuovo]: Non era il tuo show.
    Llewyn: Non siamo all'opera, deficiente! C'è il cestino per le offerte!
    Uomo in nero [lo colpisce un'altra volta]: Ce ne andiamo da questo cesso di posto, te lo puoi tenere. Quello che fai... [andandosene] Mia moglie, là sopra, cercava di cantare.

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