10 cose che odio di te

film del 1999 diretto da Gil Junger

10 cose che odio di te

Immagine 10 dinge die ich an dir hasse.svg.
Titolo originale

10 Things I Hate About You

Lingua originale inglese
Paese USA
Anno 1999
Genere commedia romantica
Regia Gil Junger
Soggetto La bisbetica domata di William Shakespeare
Sceneggiatura Karen McCullah Lutz, Kirsten Smith
Produttore Andrew Lazar
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

10 cose che odio di te, film statunitense del 1999 con Heath Ledger, regia di Gil Junger.

  • Odio il modo in cui mi parli. E il tuo taglio di capelli. Odio il modo in cui guidi la mia macchina. Odio quando mi fissi. Odio i tuoi stupidi anfibi. E il modo in cui leggi la mia mente.
    Ti odio talmente tanto che mi fa star male – E mi fa anche scrivere poesie. Odio il modo in cui hai sempre ragione. Odio quando menti. Odio quando mi fai ridere – ancora peggio quando mi fai piangere. Odio quando non ci sei. E il fatto che tu non abbia chiamato. Ma la cosa che odio di più è il fatto che io non riesca a odiarti – nemmeno un po', nemmeno un pochino, nemmeno niente. (Kat)
  • Non pensare mai di non meritare ciò che vuoi! (Patrick)
  • Sai, un ragazzo mi ha pagato per portare fuori una ragazza splendida solo che io ho fatto un pasticcio, mi sono innamorato di lei. (Patrick)
  • Ma che ha questa ragazza? I capezzoli al gusto di birra? (Patrick)
  • Non si incontra tutti i giorni una ragazza che mostra le tette per evitarti una punizione. (Patrick)
  • La mia assicurazione non copre la sindrome premestruale. (Walter Stratord)
  • Hai scelto la vendetta perfetta. Riempirti di tequila. (Patrick)
  • Non sono mai stato in carcere, non conosco Marilyn Manson e non sono stato a letto con una delle Spice Girls, almeno credo. (Patrick)

Dialoghi

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  • Kat: Non puoi comprarmi una chitarra ogni volta che ti comporti male, sai...
    Patrick: Sì, lo so. Ma in fondo, c'è sempre la batteria, e il basso, e magari un giorno perfino un tamburello.
  • Kat: Non sei circondato dalla tua solita nuvola di fumo.
    Patrick: Lo so, ho smesso. Sembra che non faccia bene.
  • Cameron: Lei non ha mai voluto me. Ha sempre voluto Joey...
    Patrick: Ti piace quella ragazza?
    Cameron: Sì...
    Patrick: E pensi che lei meriti tutto questo?
    Cameron: Emh, pensavo di si, ma ora io non...
    Patrick: No, o lo merita o non lo merita. Ascolta, prima di tutto Joey non vale nemmeno metà di te. Secondo, non devi pensare mai, di non meritare quello che vuoi, capito? Devi combattere.
  • Walter Stratord: Dove va tua sorella?!
    Kat: Va a un meeting di motociclisti. Giganteschi, sempre arrapati.
    Walter Stratord: Divertente! Allora, raccontami di questo ballo, è stato uno sballo?
    Kat: Eh! In parte si.
    Walter Stratord: Quale parte?!
    Kat: La parte in cui Bianca ha gonfiato di botte un tizio.
    Walter Stratord: Bianca ha fatto cosa?!
    Kat: Che problema c'è, sconvolto che io l'abbia influenzata?!
    Walter Stratord: No, impressionato. A noi padri non piace ammettere che le figlie sono capaci di gestire le loro vite e che siamo diventati spettatori... Bianca mi lascia ancora giocare qualche inning, tu sono anni che mi tieni in panchina. Quando andrai al Sarah Lawrence non avrò neanche quello.
    Kat: Quando andrò?
    Walter Stratord: Oh ragazza, non dirmi che hai cambiato idea di nuovo. Gli ho già spedito un assegno.

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