Ágnes Heller

filosofa ungherese

Ágnes Heller (1929 – 2019), filosofa ungherese.

Ágnes Heller

Citazioni di Ágnes Heller modifica

  • Sessant'anni fa, il 23 ottobre 1956, l'Ungheria intera, compresi moltissimi comunisti, si ribellò unita contro la dittatura. Oggi manca quel coraggio.[1]
  • Orbán parla sempre due linguaggi, uno a uso interno e uno per il resto del mondo: fuori dall'Ungheria loda Angela Merkel, a casa spara a zero contro di lei. E cerca di far dimenticare a tutti che l'Ungheria oggi anti-migranti allora fu un Paese di migranti: dopo l'invasione russa fuggirono a centinaia di migliaia, trovarono solidarietà e salvezza.[1]
  • Io constato semplicemente che la Fidesz, il partito del premier, non solo pensa di essere lo Stato, ma se ne è appropriato, e nonostante la bassa partecipazione elettorale al referendum sulle quote di migranti esulta per un 98 per cento di sì ottenuti, percentuale che ricorda quelle cupe dittature.[1]
  • Le rivoluzioni vincono – se i regimi non perdono guerre – solo quando la voglia di libertà contagia anche il potere.[1]
  • Non basta indicare il Male perché le persone non compiano il male. La razionalità non è sufficiente. Prendiamo un bambino: dirgli di non torturare il gatto non basta, perché il bambino può sempre rispondere "fa male al gatto, non a me". [...] E quindi bisogna trovare un modo perché il bambino senta e non solo sappia che non occorre fare del male. Per citare Pascal, ci sono le ragioni del cuore.[2]
  • Per certi versi la memoria autobiografica ricorda i sogni: solo le persone cui appartengono i frammenti di memoria possono avere accesso ad essi; solo loro possono parlarne, raccontarli agli amici, proprio come si fa con i sogni, trascriverli, confessarli a un prete o all'analista, rivelarli al principale durante un colloquio di lavoro o declamarli a un'amante in estasi. (da La memoria autobiografica, p. 10)

Note modifica

  1. a b c d Dall'intervista Andrea Tarquini Agnes Heller: "La mia Ungheria ha perso il coraggio che ebbe 60 anni fa", Repubblica.it, 23 ottobre 2016.
  2. Citato in Włodek Goldkorn, La verità sulla parola fascismo, rep.repubblica.it, 12 dicembre 2017.

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