Yoshiko Watanabe
fumettista, animatrice, illustratrice e docente giapponese naturalizzata italiana
Yoshiko Watanabe (1943 – vivente), fumettista, animatrice, illustratrice e insegnante giapponese naturalizzata italiana.
Yoshiko Watanabe. Una mangaka a Roma
Alessandro Bottero, Anime Cult n. 2, Sprea, Cernusco sul Naviglio, dicembre 2022.
- È vero. Mi è sempre piaciuto fare delle piccole caricature e inserire gli amici e le persone care nelle storie. [...] A volte nelle vignette finali, soprattutto nelle storie di Bia, quando apparivano i personaggi per chiudere la scena, chi li conosceva poteva notare la mia famiglia e il nostro cane.
- La prima volta che vidi Astro Boy in tv in bianco e nero ne rimasi conquistata. Osamu Tezuka, l'autore del cartone animato, divenne un modello e da subito diventai una sua grande fan. Tezuka aveva realizzato molti manga in precedenza, ma Astro Boy fu la sua prima opera che vidi e mi colpì. Decisi che volevo diventare una disegnatrice e aiutare alla realizzazione di quelle "cose" che vedevo in tv.
- Non credo che tornerò mai al mondo dell'animazione, perché non mi sento in sintonia con il metodo di lavoro in 3D che oggi è lo standard per le produzioni sia tv che per lungometraggi.
- Non esistevano i famosi computer che secondo qualcuno venivano usati per realizzare i cartoni animati. Ogni fotogramma era disegnato prima a mano su carta e poi realizzato da disegnatori umani. Siccome però, per risparmiare, Tezuka aveva inventato il metodo del riutilizzo degli sfondi e quello delle scene ripetute, qualcuno pensò che fossero fatte dalle macchine.
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