Walter Gropius

architetto, designer e urbanista tedesco

Walter Adolph Gropius (1883 – 1969), architetto, designer e urbanista tedesco.

  • Desidero che un giovane architetto sia capace di trovare in qualsiasi circostanza la sua strada; desidero che, traendole dalle condizioni tecniche economiche e sociali nelle quali si trova a operare, egli crei, in piena indipendenza, forme autentiche, genuine, anziché imporre formule scolastiche a dati ambientali che possono esigere soluzioni del tutto diverse.[1]
  • Gli esperti sono persone che ripetono sempre gli stessi errori.[2]
  • La buona architettura dovrebbe essere una proiezione della vita stessa.[3]
  • Se dovessimo rifiutare del tutto il mondo che ci circonda, allora la sola soluzione resterebbe l'isola romantica. [...] un mal compreso ritorno alla natura rousseauiano. Ma se invece vogliamo rimanere in questo mondo, allora le forme delle nostre creazioni assumeranno ancor di più il suo ritmo.[4]
  • Tutti quegli elementi nel disegno della casa moderna per cui noi architetti abbiamo combattuto — la stretta correlazione fra esterno ed interno, le divisioni a slitta fra le stanze, ed altre ancora — eccoli qui nella casa giapponese. [5]
Walter Gropius nel 1955
  1. Da una dichiarazione resa a The Architectural Record, maggio 1937; riportato in Architettura integrata, traduzione di R. Pedio, Il Saggiatore, 2010, capitolo I, Impostazione, p. 21. ISBN 8856502194
  2. Citato in Focus, n. 108, p. 204.
  3. Citato in AA.VV., Il libro della matematica, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2020, p. 155. ISBN 9788858025857
  4. Citato in Bauhaus 1919-1933. Da Klee a Kandinsky, da Gropius a Mies van der Rohe. Catalogo della mostra (Milano, 1996), a cura di Marco De Michelis e Agnes Kohlmeyer, Mazzotta, 1996, p. 23. ISBN 8820211955
  5. Citato da Fosco Maraini Ore giapponesi, Corbaccio editore p. 51 ISBN 978-88-7972-207-0 da un'intervista concessa allo Asahi Evening News, Tokyo, 16 giugno 1954.

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