William Bruce Cameron (1960 — vivente), scrittore statunitense.

W. Bruce Cameron, 2008

Incipit di Dalla parte di Bailey. Una storia per umani modifica

Un giorno mi resi conto che quelle cosette calde, piagnucolose e puzzolenti che si agitavano vicino a me erano i miei fratelli. Ci rimasi male.
Non ci vedevo ancora bene, riuscivo appena a distinguere ombre confuse, ma sapevo che quella sagoma grande e bellissima, con la lingua lunga e meravigliosa, era mia madre. Avevo capito come funzionava: quando l'aria fredda mi increspava il pelo, voleva dire che la mamma se n'era andata da qualche parte, ma quando tornava il caldo era l'ora di mangiare. Spesso, per trovare un posto dove poppare, dovevo scansare quello che, ora lo sapevo, era il muso di uno dei miei fratelli. Tutti cercavano di allontanarmi per rubare la mia parte di cibo – e la cosa mi innervosiva non poco. Non riuscivo proprio a capire a cosa servissero i fratelli. Quando la mamma mi leccava la pancia per farmi uscire strani liquidi da sotto la coda, io alzavo lo sguardo e le facevo l'occhiolino, implorandola in silenzio di sbarazzarsi degli altri cuccioli. La volevo tutta per me.

Bibliografia modifica

  • W. Bruce Cameron, Dalla parte di Bailey. Una storia per umani, traduzione di Duccio Viani, Giunti, 2011. ISBN 9788809766150

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