Venere (astronomia)
secondo pianeta del sistema solare
Citazioni sul pianeta Venere.
- Cosa ha a che fare mia figlia con l'astronomia? Le fasi di Venere influiscono in qualche modo sulla curva delle sue chiappe? (Bertolt Brecht)
- Dando rapide occhiate a una stella, guardandola obliquamente, voltando verso di lei la parte laterale della retina (più sensibile della parte centrale alla luce debole), la vedrete distintamente, ne potrete apprezzare il chiarore; chiarore che diminuisce di mano in mano che voltate direttamente la sguardo su di lei. In questo caso l’occhio è effettivamente colpito da un maggior numero di raggi; ma nel primo vi è una capacità più viva e raffinata di ricevibilità. Con la troppa profondità indeboliamo e rendiamo perplesso il pensiero; si potrebbe far scomparire lo stesso astro di Venere dal firmamento, fissandolo troppo a lungo, in modo troppo concentrato o in modo troppo diretto. (Edgar Allan Poe)
- Gli astronauti russi non vogliono andare su Venere. Temono di ritornare con una malattia del luogo. (Marcello Marchesi)
- Immaginate che gli uomini vengano da Marte e le donne da Venere. Un giorno di molto tempo fa, guardando nei loro telescopi, i marziani scoprirono le venusiane. Questo bastò a risvegliare in loro sentimenti fino a quel momento sconosciuti. Si innamorarono e in tutta fretta inventarono i viaggi spaziali, raggiungendo così Venere. Le venusiane accolsero i marziani a braccia aperte. Avevano sempre saputo che quel giorno sarebbe arrivato e i loro cuori si aprirono a un amore mai provato prima. (John Gray)
- In ogni suo periodo sinodico Venere diventa due volte visibile all'occhio nudo, una volta a levante come stella del mattino, un'altra volta a ponente come stella della sera. Il principio e la fine di questi due intervalli di visibilità danno luogo dunque a quattro fenomeni che si ripetono periodicamente, sebbene con periodi non interamente uniformi. La determinazione di queste quattro epoche nelle quali Venere appare o scompare in Oriente od in Occidente è stata oggetto di lunghe serie di osservazioni fatte dagli astronomi babilonesi già in tempi relativamente antichi; e una parte di tali osservazioni è venuta fuori negli scavi di Ninive. (Giovanni Schiaparelli)
- Lo bel pianeto che d'amar conforta | faceva tutto rider l'orïente, | velando i Pesci ch'erano in sua scorta. (Dante Alighieri, Divina Commedia)
- Notti di Jeffren, quante volte dovrò ripensarvi nel vario corso della vita? Non vidi mai splendere così luminosa la stella di Venere, nel cielo senza luna. Nelle brevi uscite, a notte, quando tutte le cime sono addormentate e il castello non dà segno di vita.... unica, folgorante, contro la porta bassa e ferrea del castello, mi balza per gli occhi fin dentro al cuore la stella azzurra, la più bella del cielo, vibrante come una pupilla divina sull'orizzonte sconfinato. (Domenico Tumiati)
- Par che da questo nido pacifico | in picciol legno l'uom debba movere | secreto a colloqui d'amore | leni su zefiri, la sua donna | fisa guatando l'astro di Venere. (Giosuè Carducci)
- Questa sera, per la prima volta in tanti anni, | mi è apparsa di nuovo | una visione dello splendore della terra: || nel cielo del crepuscolo | la prima stella sembrava | crescere in luminosità | mentre la terra andava oscurandosi || finché in ultimo non poté divenire più scura. | E la luce, che era la luce della morte, | sembrava restituire alla terra || il suo potere di consolare. Non c'erano | altre stelle. Solo quella | di cui sapevo il nome || poiché nella mia altra vita le ho fatto | torto: Venere, | stella del crepuscolo, | a te dedico | la mia visione, poiché su questa superficie vuota | hai gettato luce sufficiente | a rendere il mio pensiero | nuovamente visibile. (Louise Glück)
- Venere, "la stella della sera", secondo pianeta dal Sole, una serra di orrende creature; aeree, terricole e oceaniche. (Perry Rhodan)
