Vasilij Nikitič Mitrochin

militare e agente segreto sovietico

Vasilij Nikitič Mitrochin (1922 – 2004), militare e agente segreto russo.

Da un'intervista alla BBC; citato in Fabio Galvano, La Stampa, 14 ottobre 1999, p. 6.

  • [«Perché ha portato il suo archivio in Occidente?»] L'ho fatto per l'umanità e come patriota russo.
  • Il Kgb ha avuto un enorme successo, ma le sue malvage attività sono andate troppo oltre e alla fine la sua strategia è fallita.
  • L'archivio è il cuore del Kgb. Su di esso si basa l'intero servizio. È dove si tengono tutte le informazioni, anche quelle sulla rete delle spie. Ogni tipo di informazione: senza l'archivio, semplicemente, il Kgb non sarebbe stato in grado di funzionare.

Citazioni su Vasilij Mitrochin

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  • A Mosca il transfuga fu descritto come un burattino nelle mani della CIA. La logica soffriva: se la guerra fredda era finita perché prendersela tanto? Una reazione tanto rabbiosa confermava l'ipotesi che il materiale di Mitrokhin costituisse non una questione storica relativa al passato, ma una minaccia attuale.
  • La parola d'ordine prontamente rilanciata in Italia fu che Vasilij Mitrokhin era soltanto uno spione animato da sudici desideri di arricchimento attraverso un traffico di materiali diffamatori prodotti dagli stessi servizi segreti. Le sue informazioni furono prontamente definite «immondizia». In Italia questa versione fu accolta con entusiasmo da tutta la sinistra italiana, anche perché la Commissione d'inchiesta era nata durante il governo di destra di Berlusconi e fu facile far credere che il suo vero obiettivo fosse quello di diffamare e calunniare personalità politiche che erano state comuniste o vicine ai comunisti ai tempi della guerra fredda.
  • Le informazioni più delicate Mitrokhin intendeva gestirle personalmente. Pensava così di dare un grande aiuto alla causa della libertà e ignorava di aver provocato in Italia panico e contromisure. Gli inglesi non si aspettavano certo che l'unica preoccupazione degli italiani sarebbe stata quella di chiudere gli occhi, imbavagliarsi e ficcarsi tappi di cera nelle orecchie pur di non prendere atto di qualsiasi notizia potenzialmente scomoda, e meno che mai di compiere operazioni di intelligence sull'attività delle reti di agenti illegali svelate da Mitrokhin.

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