Valentina Zago

Valentina Zago (1990 – vivente), pallavolista italiana.

Citazioni di Valentina Zago

Il ruolo di opposto comporta responsabilità nei momenti cruciali, e sapere di poter offrire un contributo concreto mi motiva ogni giorno.^[1]
Le statistiche possono essere gratificanti, ma ciò che conta davvero è la loro funzionalità per la squadra.^[1]
Penso di essere una ragazza solare e molto grintosa. Dal punto di vista tecnico, come tutti gli opposti, amo attaccare tanti palloni, mi piace tirare forte e prendere i giusti rischi, anche se con l'esperienza accumulata nel tempo ho imparato a gestire meglio i momenti e le situazioni che si creano in partita.^[2]
Prima di giocare a pallavolo ho provato a fare nuoto, ma da subito, nonostante fossi piccola, ho capito che il gioco di squadra mi rendeva molto più contenta. Vivere le stesse emozioni, avere un obiettivo comune con le mie compagne ed amiche mi ha subito colpito e ha fatto nascere in me il desiderio di giocare a pallavolo, che di lì a poco è diventata la mia più grande passione! Da piccola mi piaceva giocare, come molte bambine avevo un sacco di le bambole, ma nella mia cameretta non mancava mai un pallone e non so quante ore ho passato a giocare contro il muro per la gioia dei miei genitori [ride, ndr].^[3]

Intervista di Pietro Razzini, gazzetta.it, 7 luglio 2023.

Ho iniziato a vivere l'atmosfera del sand volley per puro divertimento, per provare un'esperienza sportiva diversa. Negli anni, poi, mi sono appassionata. Oltre a essere piacevole l'ambiente in cui si è immersi, è estremamente utile per tenersi in forma. E poi i weekend al mare, su alcune delle spiagge più belle d'Italia, sono sicuramente un plus.
[«Trova tanta differenza rispetto all'indoor?»] Non voglio esagerare ma si tratta quasi di un altro sport. Infatti ci vuole tempo per ambientarsi: il cambio non è così immediato. La dinamica di salto è totalmente diversa. Inoltre ci sono fattori esterni, come sole e vento, che influiscono notevolmente.
Che si giochi in spiaggia o al coperto, in questo caso, non cambia nulla. Bisogna imparare a capire i momenti della partita e a gestirli. L'esperienza sicuramente aiuta. È fondamentale anche il supporto delle compagne di squadra: nei momenti di difficoltà, è il gruppo che può fare la differenza.