Umberto Casadei (1966 – vivente), scrittore italiano.

  • Per molti c'è ancora qualcosa di spettrale, nell'italiano, avente a che fare più con una suggestione che con un universo di cose presenti. Qualcosa di alieno. Si pensi poi al suono, a ciò che accoglie, a come cambia da posto a posto, anche a distanza di poche centinaia di metri. Esistono mondi che sfuggono ostinatamente alla sua presa e in molti casi sincerità e franchezza, cugine magari lontane ma tali, della verità, non parlano l'italiano. (citato in Tommaso Giartosio, Perché non possiamo non dirci, Feltrinelli, 2004, p. 149)

Il suicidio di Angela B.

modifica
  • Cari miei,
    non è colpa vostra, se questo è il vostro pensiero. Non è neanche colpa mia. Non è colpa di nessuno. Non c'è colpa, in queste cose. Vi saluto.

    Angela
  • Se non fosse universalmente assodato che in generale il peggio di quel Meglio che al di là di ogni ragionevole dubbio è un Meglio Assoluto è meglio del meglio del Meglio e di conseguenza il peggio del Meglio che al di là di ogni ragionevole dubbio è un Meglio Assoluto è meglio sia del peggio che del meglio del Peggio, dunque, che c'è in genere un peggio migliore di un Meglio, il quale rimane, tuttavia, paradossalmente, il Meglio Assoluto (p. 37)
  • Si prendevano per mano, si guardavano intensamente, poi abbassando gli sguardi, e silenziosamente, religiosamente, s'incamminavano alla volta del bagno. Ascesi, penetrati nell'umido sacello, in quell'ultima stazione mondana, prendevano congedo, e finalmente evidenti, liberi da paramenti, adatti uno all'altra, si combinavano (p. 121)

Bibliografia

modifica
  • Umberto Casadei, Il suicidio di Angela B., Sironi Editore, indicativo presente, Milano, 2003. ISBN 88-518-0010-3