Tirannicidio
uccisione o assassinio di un tiranno, compiuta di solito per il bene comune o per vendetta per un grave torto subito
Citazioni sul tirannicidio.
- A Giove | vittima né più grande né più opima | offrir si può che iniquo re. (Lucio Anneo Seneca)
- La coscienza dell'individuo che sente il proprio Diritto e trova in sé coraggio per tentare di riconquistarlo a ogni patto, vi risponderà sempre d'epoca in epoca: dacché la società è impotente a tutelarsi e tutelarmi contro l'oppressore, i suoi diritti, i diritti dell'Umanità conculcata vivono in me, e me li assumo. O legge o Guerra; e vinca chi può. Dove ogni vincolo è spezzato tra la legge e gli uomini d'uno Stato, ogni Forza è santa che s'adopra, per qualunque via, a riconnettere gli uni coll'altra. Dove è rotto l'equilibrio tra la potenza d'un solo e la potenza di tutti, ogni individuo ha diritto e missione di cancellare, potendo, la cagione del vizio mortale e ristabilir l'equilibrio. Davanti alla sovranità collettiva, il cittadino tratta riverente la propria causa; davanti al Tiranno sorge il Tirannicida. (Giuseppe Mazzini)
- Non abbiamo alcun tipo di legame con un tiranno, e piuttosto è grandissima la distanza da lui, né risulta contrario alla natura privare di mezzi colui che sarebbe addirittura giusto uccidere, e in effetti questo genere di uomini letale ed empio dovrebbe essere estirpato dalla comunità umana. Infatti, come alcune membra vengono amputate, se hanno cominciato a perdere sangue e vitalità, e dunque nuocciono al resto del corpo, così la ferinità e la crudeltà della bestia feroce in forma umana devono essere tenute lontane dal corpo comune del genere umano. (Marco Tullio Cicerone)
Voci correlate
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