Tatsuhiro Satō
Tatsuhiro Satō
Universo | Welcome to the NHK |
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Nome originale |
佐藤 達広 |
Autore | Tatsuhiko Takimoto |
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Voce originale | |
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Voce italiana | |
Tatsuhiro Satō è il protagonista di Welcome to the NHK.
Citazioni di Tatsuhiro Satō
modificaCitazioni in ordine temporale.
- NHK? Ma certo! Era evidente, come ho fatto a non capirlo? Anime uguale otaku. E otaku uguale problemi di relazione. Un otaku tende a diventare un hikikomori barricato in casa. NHK trasmette cartoni animati divertenti per accrescere le fila degli otaku e creare un esercito di NEET, di perdigiorno. Quindi NHK significa anche Nihon Hikikomori Kyokai. [...] Io sono colui che ha smascherato il complotto ordito dall'associazione giapponese hikikomori. Tatsuhiro Satō, ventidue anni.
- Se non guardano in faccia la realtà, gli esseri umani non sono in grado di cambiare. Quando avrò visto queste fotografie, potrò finalmente osservarmi dall'esterno, con obiettività, e allora riuscirò a provare disgusto nei confronti di me stesso. E questo dovrebbe darmi la forza che mi aiuterà a cambiare. Io... io voglio uscire da questo luogo tetro. Io voglio evadere!!
- Anche chi sta sempre chiuso in casa, se lo fa per uno scopo preciso non può essere chiamato hikikomori.
- In quell'occasione forse sapevo qual era la cosa giusta da fare, però... non ho fatto proprio nulla. Ora ho capito. Quella notte ha rappresentato un vero bivio per me. Se allora avessi raccolto il coraggio e mi fossi fatto avanti... adesso io e lei... Forse non sarei diventato un hikikomori, e adesso la mia vita sarebbe come quella di tutti. Magari questa è la mia occasione per rifarmi una vita.
- All'epoca ero convinto che mantenere un atteggiamento cinico su tutto fosse fico. Cinico nello studio, nell'amore, nei rapporti con gli amici... ed ecco il risultato: sono un hikikomori.
- [Rivolto a Misaki che minaccia di uccidersi] Andrà tutto bene! Ce la farai di sicuro! Vedrai, Misaki. Strofinati il corpo al freddo con un asciugamano, ti passerà. Certe sciocchezze alla fine non ti verranno più in mente.
- Domanda: quand'è che uno può continuare a starsene chiuso in casa? Risposta: quando gli vengono garantiti abbigliamento, vitto e alloggio. Finché ti viene concesso il minimo necessario per vivere, puoi permetterti di tapparti in casa per sempre. Ma quando il sostentamento non è più garantito, se non hai la forza di morire... ti tocca lavorare.
- [A Misaki che vuole gettarsi dal promontorio] Non farlo. Ti prego. Vivendo capitano anche cose belle. Non hai pensato che darai un dolore ai tuoi zii? E poi io... ho bisogno, ho bisogno di te, Misaki! Mi piaci, io ti amo, ti prego, non devi morire!
- [Pensando] È come mi ha detto Misaki una volta: continuando a vivere non si può evitare di affrontare altri momenti difficili. Non ha senso. Vivere non ha senso. Meglio morire, però... [rivolto a Misaki] però... tu... però tu non devi, non devi mai dire che desideri morire!
- [Pensando allo "scambio ostaggi" di Misaki] Onestamente, questo non risolve affatto i nostri problemi. Anche in futuro vivremo momenti in cui bisbiglieremo: «Non ce la faccio più», esattamente come ora. Tuttavia... Sì, non ho idea di quanto potrà durare, ma finché riesco... continuerò così.
Citazioni in ordine temporale.
- Alla fine... ecco cosa significa essere un hikikomori. Praticamente... equivale a essere prigionieri di se stessi.
- Gli esseri umani hanno bisogno di speranze per vivere... pensare di poter diventare ricchi... pensare di poter diventare dei famosi creativi... credere nel paradiso... Ognuno fluttua nelle proprie allucinazioni e fantasie... dimenticando la dura realtà... Attribuendo valore al mondo a due dimensioni, ci si può liberare da quello in tre dimensioni... Identificando la realtà con il lavoro, ci si può liberare dalla famiglia. Ma io lo so. La vera realtà non esiste... È tutta una illusione senza senso.
- Quando qualcosa ti piace davvero, non importa se sbagli, non importa se dai fastidio agli altri... non importa nemmeno se crepi... Quello è "vivere" veramente!
Citazioni in ordine temporale.
- [Riflettendo sui complotti] All'origine di tutto questo risentimento, però, c'è solo un carattere debole. Se uno è povero è perché non ha la capacità di guadagnare; se non ha una ragazza, è perché non ha alcun tipo di attrattiva.
Purtroppo, accettare questa verità e prendere coscienza da soli delle proprie incapacità presuppone una consistente dose di coraggio, e nessun essere umano vuole confrontarsi con i propri difetti. - Se non mi sbrigo a cambiare qualcosa nella mia vita, diventerò un emarginato sociale. Resterò indietro, più indietro di quanto non lo sia già, dopo aver abbandonato gli studi a metà, come un fallito!
Devo cercarmi subito un lavoro e tornare in carreggiata.
Però, proprio non ci riesco.
Ma perché? Perché no?
Facile. Perché io sono un hikikomori! - «Mi chiedo che fine faremo.» Mi capita di essere tormentato da simili pensieri, ma in fin dei conti sono un fallito, uno hikikomori. Finché non toccherò il limite, ho deciso che continuerò a fuggire dalla realtà.
- Per uno hikikomori l'inverno è doloroso. Fa freddo, si gela, e io sono triste.
Per uno hikikomori anche la primavera è dolorosa. Sono tutti euforici e io sono invidioso.
L'estate, poi, è dolorosa da morire. - Io sono un ingordo, più di chiunque altro. Non la voglio una mezza felicità. E non mi serve nemmeno un fuocherello moderato. Io voglio una felicità che duri per sempre, ma è una cosa impossibile! Non lo so il perché, ma in questo mondo prima o poi sorge qualche ostacolo. Le cose importanti si infrangono in un lampo. Ho vissuto per ben ventidue anni. Una cosa così la so anch'io. Qualunque cosa si rompe. Perciò è meglio non aver bisogno di nulla fin dall'inizio.
- Volevamo combattere contro la malvagia organizzazione. Volevamo combattere i cattivi. Nel caso in cui fosse scoppiata una guerra, ci saremmo immediatamente arruolati nell'Esercito della Difesa e probabilmente avremmo fatto attacchi kamikaze. Di sicuro quello sì che era un modo di vivere che aveva un senso e un modo di morire da veri duri. Se per caso in questo mondo ci fossero stati cattivi, noi li avremmo combattuti. Li avremmo combattuti con i pugni alzati. Di quello ero certo.
Ma i cattivi non esistono. Il mondo è pieno di complessità e non esistono cattivi che si riconoscono così, a occhio nudo. È una cosa penosa e drammatica. - Sono convinto che la mia vita è esistita per questo momento. In un modo o nell'altro, io farò vivere questa ragazza. Credo che sia questo il mio compito. Se così non fosse non avrebbe senso. Tutta la mia vita non avrebbe significato nulla. Non avrebbe senso vivere e morire. Ecco perché ho capito. Ora comprendo tutto. Conosco tutto, ogni cosa si ricollega all'altra.
Devo salvare Misaki, che sta tremando di paura. La salverò in cambio della mia vita.