Tagliacarte
Citazioni sul tagliacarte.
- I piaceri che riserva l'uso del tagliacarte sono tattili, auditivi, visivi e soprattutto mentali. L'avanzata nella lettura è preceduta da un gesto che attraversa la solidità materiale del libro per permetterti l'accesso alla sua sostanza incorporea. Penetrando dal basso tra le pagine, la lama risale d'impeto aprendo il taglio verticale in una scorrevole successione di fendenti che investono una a una le fibre e le falciano, – con un crepitio ilare e amico la buona carta accoglie quel primo visitatore, che preannuncia innumerevoli voltar di pagine mosse dal vento o dallo sguardo –; maggiore resistenza oppone la piega orizzontale, specie se doppia, perché esige una non agile azione di rovescio, – là il suono è quello d'una lacerazione soffocata, con note più cupe. II margine dei fogli si frastaglia rivelandone il tessuto filamentoso; un truciolo sottile, – detto «riccio», – se ne distacca, gentile alla vista come schiuma d'onda sulla bàttima. L'aprirti un varco a fil di spada nella barriera dei fogli s'associa al pensiero di quanto la parola racchiude e nasconde: ti fai largo nella lettura come in un fitto bosco. (Italo Calvino)
- La piega non tagliata del libro invita ancora a quel genere di sacrificio che fece sanguinare i bordi rossi degli antichi volumi; l'uso di una lama o di un tagliacarte ne sancisce l' appropriazione. (Stéphane Mallarmé)
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