Stefano Pirandello

drammaturgo italiano (1895-1972)

Stefano Pirandello, conosciuto anche con lo pseudonimo di Stefano Landi (1895 – 1972), drammaturgo italiano.

Stefano Pirandello con il padre Luigi e il fratello Fausto, 1931

Citazioni su Stefano Pirandello modifica

Sarah Zappulla Muscarà modifica

  • Figlio primogenito di Luigi Pirandello, prezioso segretario, procuratore, amministratore, collaboratore privilegiato del padre, Stefano, anch'egli vocato alla scrittura, rivestì incarichi di rilievo, insieme differenti e complementari, nell'incessante vortice di relazioni con le personalità più rappresentative del tempo, giornalisti, critici, editori, attori, registi, produttori teatrali e cinematografici, impresari, politici. 
  • Tutta l'opera di Stefano Pirandello è rielaborazione letteraria della sua difficile autobiografia. È lo stesso scrittore a chiarire meglio il rapporto con il padre e la madre in un felice testo teatrale intitolato Un padre ci vuole, titolo emblematico che meglio esplicita la necessità della figura paterna nella vita di un uomo. Una figura che a Stefano è certamente mancata assolvendo anzi lui stesso alla funzione paterna per sé ma pure per il padre, che spesso sollecitava a superare quella terribile "crisi esistenziale" che attanagliava l'agrigentino nell'ultima stagione della sua vita. La categoria dell'assenza, inoltre, informa di sé anche i personaggi femminili delle sue opere dove manca il ruolo della madre, rievocando così la straziante decisione di condurre Maria Antonietta Portulano, a causa dell'acuirsi della sua patologia mentale, in una casa di cura lontano dalla vita familiare. 
  • Iniziato negli anni venti, Timor sacro è il romanzo di tutta una vita, quella di Stefano Pirandello, ripercorsa, per obliqui e misteriosi rimandi autobiografici, attraverso la narrazione di due vite a specchio: quella dello scrittore Simone Gei, irretito nella stesura di un'opera di esaltazione del fascismo, e quella dell'albanese Selikdar Vrioni, sfuggito alle arcaiche leggi di vendetta privata della sua stirpe. [...] In un'alchemica combinazione di storia individuale e collettiva e di artificio narrativo, il romanzo Timor sacro unisce vagabondaggi affabulatori a episodi realmente accaduti, lumeggiandone aspetti controversi: il consenso dilatato, la proclamazione dell'impero, la pena di morte, la figura del boia, le leggi razziali.
  • Scrivendo le sue opere Stefano Pirandello si propose di "lasciare un filo di suono, pulito". Quel "filo di suono" che promana dalla voce dei grandi scrittori di cui la nostra terra è fertile, fino ai tanti giovani scrittori contemporanei, consente a noi siciliani di conseguire quei vantaggi dell'anima che solo la letteratura sa donarci.

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