Gaio Giulio Cesare: differenze tra le versioni

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*C'erano in quella legione due centurioni, due uomini coraggiosissimi, che già si avviavano a raggiungere i gradi più alti, Tito Pullone e Lucio Voreno. Erano in continua competizione tra di loro per chi dei due fosse stato anteposto all'altro, e ogni anno lottavano con accesa rivalità per far carriera. Mentre si combatteva con grande accanimento sulle fortificazioni, Pullone disse: "Che aspetti Voreno? Che promozione vuoi avere come premio per il tuo coraggio? Questa è la giornata che deciderà delle nostre controversie." Detto questo esce allo scoperto e irrompe dove più fitto è lo schieramento nemico. Neppure Voreno, allora, resta la coperto, ma, temendo il giudizio degli altri, lo segue. Quasi addosso al nemico, Pullone lancia il giavellotto e trapassa uno dei loro che, staccandosi dal gruppo, correva ad affrontarlo. I nemici lo soccorrono esanime, proteggendolo con gli scudi, mentre tutti lanciano frecce contro di lui, bloccandolo. Un'asta trapassa lo scudo di Pullone e si conficca nel balteo, spostando il fodero della spada e, mentre egli si trova impacciato e perde tempo nel tentativo di estrarre l'arma, viene circondato dai nemici. Il suo avversario, Voreno, si precipita a soccorrerlo nella difficile situazione. Tutta la massa dei nemici si volge allora contro Voreno, ritenendo l'altro trafitto dall'asta. Voreno si batte corpo a corpo con la spada e, ucciso un nemico, respinge gli altri di poco, ma mentre incalza con foga cade scivolando in una buca. Circondato a sua volta, viene aiutato da Pullone e ambedue, dopo aver ucciso molti nemici e acquistato grande onore, riparano incolumi all'interno delle fortificazioni. Così la fortuna volle, nella contesa e nel combattimento, che, sebbene avversari, si recassero reciproco aiuto e si salvassero l'un l'altro la vita e non si potesse stabilire quale dei due fosse il più coraggioso. (V, XLIV <ref>Da ''La guerra gallica'', traduzione di Maria Pia Vigoriti, Newton Compton Editori, 2015, [https://books.google.it/books?id=hjKvBwAAQBAJ&pg=PT188 p. 188]. ISBN 8854177504</ref>)
 
==Citazioni sui ''Commentarii de bello gallico''==
*Questo dovrebbe essere il breviario di ogni uomo di guerra, come il vero e supremo modello dell'arte militare. E Dio sa anche di quale eleganza e bellezza egli ha ornato questa ricca materia: con un modo di esporre così puro, così fine e così perfetto che, a gusto mio, in questo campo non ci sono scritti al mondo che possano essere paragonabili ai suoi. ([[Michel de Montaigne]])