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*{{NDR|Quando gli fu domandato perché rimproverasse così aspramente i suoi allievi}} Anche i medici fanno così con i malati.<ref name="par4"/>
*{{NDR|A chi lo criticava per il fatto che frequentava uomini malvagi}} Anche i medici stanno con gli ammalati, eppure non hanno la febbre.<ref name="par6">Citato in Diogene Laerzio2005, VI, 6.</ref>
*Bisogna procurarsi provvigioni tali per il viaggio che, anche nel caso di naufragio, possano insieme galleggiare sull'acqua.<ref name="par4"/>
*È assurdo scegliere il loglio e levarlo via dal grano e fare così anche in guerra con quelli che non servono, e invece nella vita politica non scartare i malvagi.<ref name="par6"/>
*{{NDR|Udendo una volta che [[Platone]] che parlava male di lui}} È proprio di un [[sovrano]] fare buone azioni e sentire parlare male di sé.<ref name="par3"/>
*Gli [[invidia|invidiosi]] sono divorati dal loro proprio carattere come il ferro dalla ruggine.<ref>Citato in Diogene Laerzio2005, VI, 5.</ref>
*{{NDR|Alla domanda su quale degli apprendimenti fosse più necessario}} Il dimenticare i mali.<ref>Citato in Diogene Laerzio2005, VI, 7.</ref>
*{{NDR|Interrogato su quale vantaggio gli fosse derivato dalla filosofia}} Il poter stare in compagnia di me stesso.<ref name="par6"/>
*La [[virtù]] è un'arma che non può essere sottratta.<ref>Citato in Diogene Laerzio2005, VI, 13.</ref>
*Meglio cadere nelle grinfie dei corvi {{NDR|''kórakas''}} piuttosto che in quelle degli [[adulazione|adulatori]] {{NDR|''kólakas''}}: i primi, infatti, divorano i cadaveri, i secondi, invece, i vivi.<ref name="par4"/>
*Nel [[lusso]] possano vivere i figli dei [[nemici]].<ref>Citato in Diogene Laerzio2005, VI, 8.</ref>
*Non si deve far smettere chi contraddice contraddicendolo, ma convincendolo: neppure il pazzo infatti è curato da chi diventa a sua volta pazzo. (frammento 65D)<ref>Stobeo, ''Florilegio'' (2,2,15 W.-H.).</ref>
*Possa io diventare pazzo, piuttosto che provare [[piacere]].<ref name="par3"/>
*{{NDR|A chi gli domandava quale tipo [[donna]] sposare}} Se è bella, la avrai in comune con altri, se è brutta, l'avrai tu solo in punizione.<ref name="par3"/>
*{{NDR|A chi lo criticava perché non era figlio di persone libere}} Se è per questo, non sono neppure figlio di due lottatori professionisti, eppure io sono un bravo lottatore.<ref name="par4">Citato in Diogene Laerzio2005, VI, 4.</ref>
*Una [[definizione]] è quella che mostra «che cos'era o che cos'è».<ref name="par3">Citato in Diogene Laerzio2005, VI, 3.</ref>
:''Ουκ αντιλέγοντα δέι τόν αντιλέγοντα πάυειν, αλλά διδάσκειν; ουδέ γάρ τόν μαινόμενον αντιμαινόμενός τις ιάται''.
*Un [[Avarizia|avaro]] non può mai essere virtuoso.<ref name=Gar>Citato in G. B. Garassini e Carla Morini, ''Gemme'', classe 5 maschile, Sandron, Milano [post. 1911].</ref>