Zenone di Cizio: differenze tra le versioni

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*Non c'è cosa che più della [[presunzione]] sia estranea alla comprensione delle scienze. (1923, p. 37)
*Non è da uomo forte il lasciarsi vincere dalle preghiere e distogliere dalla giusta severità. (1923, p. 70)
*Se l'inetto disputa col valentuomo, non è chiaro che avrà la peggio? Dunque l'inetto non ha diritto a parità di parola difrontedi fronte al valentuomo. (1923, p. 19)
*Tutte le [[colpa|colpe]] sono eguali. (1923, p. 121)
*{{NDR|Alla domanda: «Che cosa è un [[amicizia|amico]]?»}} Un altro me stesso.<ref name=Laerzio>Citato in [[Diogene Laerzio]], ''Vite dei filosofi'', a cura di Marcello Gigante, Mondadori, Milano, 2009, VII 23, p. 251.</ref>