Marcello Veneziani: differenze tra le versioni

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*Il [[conservatorismo|conservatore]] bilancia la fretta con la lentezza, il locale col globale, l'artificiale col naturale, la novità con la memoria, la mobilità con le radici. E ciò corrisponde a un'esigenza biologica poiché abbiamo bisogno sia di novità e fratture che di sicurezze e persistenze. Il conservatore è realista, ha senso della misura, dei limiti e dei confini, sa che la vita inspira ed espira, ha sistole e diastole, è andata e ritorno.<ref>Da ''Tramonti'', Giubilei Regnani, Roma, 2017, pp. 223-224. ISBN 978-88-98620-40-1</ref>
*Il liberalismo vorrebbe essere l'ideologia che supera le categorie di destra e sinistra, spappola anzi le ideologie e si presenta come ulteriore ad esse. Il suo totem è il mercato e il suo habitat naturale, il suo orizzonte è la società capitalista che non se la passa bene con i movimenti conservatori, ma decisamente se la passa male con i modelli statalisti di sinistra. Se invece ci trasferiamo sul piano dei costumi, famiglia e diritti civili, allora lo spirito liberal è più a sinistra, ma sconfina nel radical. (da ''Libero'', 9 settembre 2007)
*Il [[mito]], come la [[scienza]], sorge dalla sete di vedere, narrare e pensare il mondo con altri occhi, sotto altra luce. Il mito è sintesi, la scienza è analisi. Il mito genera la visione, l'arte e il racconto. La scienza invece induce alla ricerca, la sperimentazione e la scoperta. Ambedue non si accontentano dei fatti apparenti e della loro sequenza, li oltrepassano. (da ''Alla luce del mito'', Marsilio editori, 2017, p. 37, ISBN 978-88-317-2639-9)
*I revisionisti sono quelli che ripensano le proprie idee oltre che i fatti della storia. (da ''Libero'', 31 ottobre 2006)
* [[James Hillman]] era uno di quei cinque, dieci autori recenti che ha raggiunto la gloria in vita, come una celebrità globale. Lasciò molti orfani e pochi allievi, tanto pubblico e pochi studiosi nel suo solco. (''Imperdonabili'', Venezia, 2017, ISBN 978-88-317-2858-4, p. 315)