Rei Ayanami: differenze tra le versioni

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Aggiunta citazione di Valentina Mari
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==Citazioni su Rei Ayanami==
*{{NDR|Il doppiaggio di Rei Ayanami è stato}} noioso, noioso! Perché noi viviamo di emozioni, noi doppiatori, quindi fare qualcosa che non devi trasmettere niente… un piattume incredibile! Intanto era difficilissimo: per me, di una difficoltà incredibile, come se ti danno un pallone, e non puoi palleggiare […]. Scalpiti, no? Ti senti un po’ in gabbia. Quindi: faticoso, stancante, e poi più noioso di altri ruoli. Poi lo fai perché lo fai, perché è il tuo lavoro, ma non ti sei divertita. ([[Valentina Mari]])
*La verità è che non ho nessun tipo di legame con Rei. Nel bel mezzo della produzione di ''Eva'', mi resi improvvisamente conto di essermi completamente dimenticato di lei, di essermi dimenticato della sua stessa esistenza. Per esempio, nel settimo episodio, me ne sono ricordato e ho aggiunto una scena con Rei. [...] Penso che fosse giusto, perché nell'episodio 8 lei non appare, vero? Nemmeno in una singola scena. [...] Alla fine [dell'episodio 6] Rei dice: "Non so come dovrei sentirmi", Shinji risponde: "Penso che dovresti sorridere" e Rei sorride... In seguito, quando ci ho ripensato, ho imprecato. In breve, se lei e Shinji stavano completamente comunicando [i propri sentimenti] in quel momento, allora per lei non era finita? [...] Quando sorrise, come personaggio era già finito. ([[Hideaki Anno]])
*Lei non conosce alcuna emozione, dunque non c'è differenza tra quello che dice e quello che prova; non c'è nient'altro da dire su di lei. A prima vista, quindi, si può ipotizzare: è da qui che proviene il suo grande fascino, da questa superficialità, che non vuol dire assenza di profondità interiore, ma assenza della necessità di possederla: davvero qualcosa di mistico. No; la bellezza di Rei sta nel fatto che in verità lei ha dei sentimenti. [...] E quando ho trovato il calore sotto la freddezza delle sue parole, mi sono sincronizzata con Rei per la prima volta. ([[Megumi Hayashibara]])