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==''Meditazioni su Matteo''==
===[[Incipit]]===
'''IL PRINCIPIO'''<br>Genealogia di [[Gesù Cristo]], [[figlio]] di David, figlio di Abramo.<br>Abramo generò Isacco; Isacco generò Giacobbe; Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli; Giuda generò da Tamar: Fares e Zara; Fares generò Esrom; Esrom generò Aram; Aram generò Amnidab; Amnidab generò Naasson; Naasson generò Salmon; Salmon generò Booz da Raab; Booz generò Iobed da Rut; Iobed generò Iesse; Iesse generò David, il [[re]]; David generò Salomone dalla moglie Uria; Salomone generò Roboamo; Roboamo generò Abia; Abia generò Asaf; Asaf generò Giosafat; Giosafat generò Ioram; Ioram generò Ozia:<br>Ozia generò Ioatam; Ioatam generò Achaz; Achaz generò Ezechia; Ezechia generò Manasse; Manasse generò Geconia e i suoi fratelli al tempo della deportazione in Babilonia E dopo la deportazione in Babilonia, Geconia generò Salatiel; Salatiel generò Zorobabel; Zorobabel generò Abiud; Abiud generò Eliacim; Eliacim generò Azor; Azor generò Sadoc; Sadoc generò Achim; Achim generò Eliud; Eliud generò Eleazer; Eleazer generò Mattan; Mattan generò Giacobbe; Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, detto Cristo.<br>In tutto dunque le generazioni da Abramo fino a David sono quattordici; da David fino alla deportazione in Babilonia, quattordici generazioni; e dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo, quattordici generazioni.<br>Il [[Vangelo]] inizia con tre grandi nomi: Abramo, Davide, Gesù. Abramo, l'[[uomo]] della chiamata, della promessa e della [[fede]], capostipite di tutti i credenti. Davide, che, in nome delSignoredel Signore degli eserciti, combatte le battaglie di Dio, fa di [[Gerusalemme]] la sua [[città]] e fonda uno splendido regno. Gesù è la sintesi dei due. Egli, come Logos, è il chiamato per eccellenza da Dio, è l'avveramento di tutte le promesse, porta il nuovo [[mondo]] della [[fede]] e fonda il nuovo [[popolo]] di Dio, formato da coloro che credono in lui. Come Davide, egli è il vincitore di tutti i [[Nemico|nemici]] spirituali di Dio, portatore della nuova Gerusalemme e fondatore del regno divino spirituale. È il Cristo, l'Unto del Signore.
 
===Citazioni===
*Chi esige il maggior numero possibile di leggi disconosce la dignità dell'uomo libero, lo sottovaluta, ma la richiesta d'abolire le leggi misconosce l'influsso del peccato originale e sopravvaluta l'uomo. (p. 63)
*Il [[sentimento]] giusto che l'uomo dovrebbe nutrire, è quello della conciliazione. (p. 66)
*L'egoismo si erigeerge contro l'amore. (p. 66)
*Con la [[giustizia]] sola non si cambia il mondo. (p. 66)
*Lo Stato protegge in primo luogo l'ordine legale, la [[Chiesa]] agisce per la riforma dell'intimo. (p. 66)
*La forza dell'[[amore]] è più grande di quella del diritto. (p. 67)
*La falsa compassione porta a una miseria indicibile, abbandona i princìpi fondamentali e toglie barriere che devono essere che devono rimanere alzate, fa saltare argini che dovrebbero essere sorvegliati [[giorno]] e [[notte]]. (p. 71)
*Lo [[spirito]] di Cristo è radicalismo per amore e ogni cristiano deve adoperarsi per questo spirito. (p. 71)
*Chi non si rifugia qualche volta nel silenzio, si abbruttisce nel chiasso. (p. 89)
*La preghiera nonè mai perdita di tempo: è l'attività più concentrata di tutte, è un accumulare [[Energia|energie]] potenziali, che verranno poi tradotte in cinetica. (p. 89)
*Il cristianesimo non conosce i «molini della preghiera». La quantità non conta nel pregare, né quella del [[tempo]] né quella delle parole impieateimpiegate. (p. 91)
*C'è una parola ch'è unica, e rimane, e copre tutte le altre: il Verbo di Dio fattosi uomo. Tutte le parole umane devono mettersi intorno a quest'unica parola e perdersi in essa. Verbum caro factum est. (p. 93)
*La penitenza visibile è pericolosa, perché vien fatta troppo facilmente soltanto per amore di tale evidenza ed è [[egoismo]] ammantato di religiosità, mascherato di [[moralità]]. Ogni maschera deturpa, ma peggio di tutte quella religiosa, perché non soltanto deforma chi la porta, ma espone al ludibrio la [[religione]] stessa. (p. 94)
*Dio è colui che basta a se stesso, perché vive nell'infinita [[felicità]] della [[conoscenza]] e dell'amore. (p. 101)
*La volontà del Signore è sempre [[saggezza]], il volere dell'uomo è spesso stoltezza. La [[volontà di Dio]] è sempre amore, il volere dell'uomo è spesso egoismo. (p. 105)
*Il trionfo dell'ingiustizia infdignaindigna l'uomo che ha conservato il senso della [[giustizia]]. (p. 114)
*Con i compromessi non si adora Iddio e non si aiuta l'uomo. Chi non sa prendere una risoluzione ignora che cos'è Dio. (p. 118)
*Il nichilismo è germe di disperazione, perché chi è convinto che il nostro sentiero conduce al nulla, si aggrappa con la forza della disperazione a questa breve [[vita]]. (p. 121)