Xavier de Maistre: differenze tra le versioni

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== ''Spedizione notturna intorno alla mia camera'' ==
===[[Incipit]]===
* Spettatore effimero d’uno spettacolo eterno, l’uomo alza per un istante i suoi occhi al cielo, e poi li chiude per sempre! Ma durante quel rapido istante che gli viene concesso, un raggio consolatore, partendo da ciascuno dei mondi, da tutti i punti del cielo, dai confini dell’universo, viene a colpire il suo sguardo per fargli sapere che esiste una relazione tra lui e l’immensità (cap. XIII). {{ndr|Traduzione di Carmelo Geraci}}
*Per suscitare un po' d'interesse sulla nuova stanza nella quale ho effettuato la spedizione notturna, devo far sapere ai curiosi come mi fosse capitata in sorte. {{ndr|Traduzione di Rosa Maria Losito, p. 77}}
 
===Citazioni===
* Spettatore effimero d’uno spettacolo eterno, l’uomo alza per un istante i suoi occhi al cielo, e poi li chiude per sempre! Ma durante quel rapido istante che gli viene concesso, un raggio consolatore, partendo da ciascuno dei mondi, da tutti i punti del cielo, dai confini dell’universo, viene a colpire il suo sguardo per fargli sapere che esiste una relazione tra lui e l’immensità (1999, cap. XIII). {{ndr|Traduzione di Carmelo Geraci}}
 
=== Traduzione di Paolina Leopardi ===
*Infelice colui che non può rimaner [[solitudine|solo]] un giorno della sua vita senza provare il tormento della [[noia]], e che preferirebbe anche, se fosse d'uopo, il conversare con gli sciocchi al conversar con se stesso (p. 102).
* O [[tempo]]!... divinità terribile! non è già la tua falce crudele che mi spaventi, sono i tuoi orridi figli che io temo, l'indifferenza e l'oblio, i quali fanno una lunga morte di tre quarti della nostra vita (p. 135).
*Lasciando penzoloni le gambe una a dritta ed una a sinistra della finestra, detti principio al mio viaggio a cavallo. [...] Per la sua posizione il viaggiatore a cavallo della finestra comunica da una parte col cielo, mentre gode il superbo spettacolo della natura, e gli astri, e le meteore sono a sua disposizione; e dall'altra, l'aspetto della sua dimora lo richiamano all'idea della di lui esistenza, e lo fanno rientrare in se stesso. [...] Abitatore a vicenda dei cieli e della terra, il suo spirito ed il suo cuore godono di tutto ciò che è dato all'uomo di godere (p. 138).
*Le rimembranze della [[felicità]] già passata sono le rughe dell'anima (p. 153).
*Essendo uno costantemente infelice, termina con divenire ridicolo (p. 154).