Henry de Montherlant: differenze tra le versioni

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*Da ogni punto del giardino arriva gente. Non sono della loro specie, io. Che cosa mi faranno, se se ne accorgono? Penso a quelle piccole divinità dei boschi, delle sorgenti, rimaste sulla terra per qualche tempo dopo l'avvento del cristianesimo, sempre sul chi vive. Nessun mito mi ha mai commosso tanto. (p. 351)
*Mi tornano in mente quei villaggi algerini che in arabo portavano nomi come "capo dell'acqua" o "riposo dei piccioni" e che sono stati sbattezzati per ricevere il nome di "Ernest Renan" o "Sarrien". In quest'oasi che ci pareva creata per l'abbandono e il godimento, le etichette hanno la funzione di riprecipitarci in piena marmellata sociale. (p. 357)
*Ella dovette andare al W.C., e Costals si ricordò di quella sua giumenta araba, così fiera e delicata che non urinava né smerdava mai quando lui le era in groppa. (p. 420)
*La simulazione del godimento, triste commedia di ogni notte, che durava anni. Ed era quella incapacità essenziale che le donne cercavano di compensare quando si rifugiavano nell"Amore puro" facendone un idolo, tentando d'imporne il culto al maschio, che aveva per l"Amore puro" un orrore istintivo, come per tutto ciò che è contro-natura; e infine facendo passare la loro infermità per virtù, e la salute del maschio per infermità, schiacciavano sotto il peso della loro finta pietà e della loro sublime indignazione lo sciagurato, troppo "egoista" e troppo "volgare" per poter soltanto intravedere gli splendori dell"Amore puro". Costals pensava a tutto ciò e gli tornava sempre alla mente quell'odore dolciastro, quasi nauseante, e quel corpo senza muscoli, senza nervi come una larva bianca... E sognava di amplessi più degni di lui, da eguale a eguale, sul piano eroico, poderosi allacciamenti analoghi a quelli di due lottatori sul tappeto, dove non si trattava più di vincere una misera agnella consenziente (in fondo, che baggianata questa "vittoria" sulle femmine!), ma dove la forza abbatteva la forza e per un attimo la rendeva dolcezza. (p. 423)
*Si svegliò alle quattro e sentì la pioggia scorrere lungo le finestre: le famose nuvole di ieri sera erano scoppiate. La pioggia estiva, così strana... La notturna pioggia d'estate, piena di presagi, al dire degli antichi. Notturna pioggia di luglio, la notte in cui, a diciotto anni, aveva per la prima volta posseduto una donna. Notturna pioggia di giugno, nella foresta di guerra, la vigilia della sua ferita. Notturna pioggia d'agosto, a Napoli, prima del mattino in cui aveva ricevuto un colpo di coltello. Notturna pioggia di settembre, quando la sera Brunet era condannato (meningite cerebro-spinale), e l'indomani all'alba la febbre cadeva. L'uomo forte, l'uomo lucido, sul tormentato giaciglio s'abbandona alle potenze superiori. Fin d'ora sa che il giorno che s'apre è segnato. (p. 425)
*Nell'Occidente, dominato dalle donne, culto della sofferenza; nell'Oriente, dove il padrone è l'uomo, culto della saggezza. (p. 473)