Maurizio Maggiani: differenze tra le versioni

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*Vorrei farti presente papà che in tutta la ''[[La bohème|Bohème]]'' non c’è una sola volta che senti dire la parola Morte. Non una volta, e è inutile che ti faccia presente che la storia è quella, che non c’è niente da fare e alla fine Mimì muore. Sì, si sente dire un po’ in fondo al palcoscenico che è spirata. Spirata, chissà cosa vuol dire spirata. Che aveva dell’aria in corpo? (cap. 11)
*Lavorare bene, lavorare con il signor Trippi, portarsi a casa qualcosa da aggiustare la domenica pomeriggio. Questa grande presa per il culo che il [[lavoro]] nobilita l’uomo, che il lavoro rende liberi. C’era scritto alla porta di un campo di sterminio, non sui cancelli del paradiso. E lui ci credeva. Lui e il signor Trippi e tutti quanti loro, i lavoratori, si sono messi in testa di costruire una nazione con le loro mani. Non speravano di farlo, loro ci credevano davvero che l’avrebbero fatto. (cap. 11)
*Erano i tempi che il [[Mossad]] teneva una base in città {{NDR|[[La Spezia]]}} per organizzare il trasferimento clandestino degli [[ebrei]] in Palestina. Gli ebrei che erano scampati ai lager, gli ebrei che non erano stati internati ma comunque non ne volevano sapere più niente dell’Europa, di nessunissimo schifoso angolo d’Europa, gli ebrei che volevano andare a costruire il socialismo il più lontano possibile dalla patria del socialismo. (cap. 13)
 
=== [[Explicit]] ===