Maurizio Maggiani: differenze tra le versioni

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*In verità quello che ancora vorrei fare {{NDR|al padre}} è abbracciarlo e scarruffarlo. Scuotergli le spalle, scuotergli la testa e stare a vedere cosa succede. Se per caso non si giri di lato per darmi un manrovescio, o se si rimette a piangere, o se, metti caso, cominci a parlare di cose così sagge e pertinenti da cambiare i destini dell’umanità. (cap. 10)
*Vorrei farti presente papà che in tutta la ''[[La bohème|Bohème]]'' non c’è una sola volta che senti dire la parola Morte. Non una volta, e è inutile che ti faccia presente che la storia è quella, che non c’è niente da fare e alla fine Mimì muore. Sì, si sente dire un po’ in fondo al palcoscenico che è spirata. Spirata, chissà cosa vuol dire spirata. Che aveva dell’aria in corpo? (cap. 11)
*Lavorare bene, lavorare con il signor Trippi, portarsi a casa qualcosa da aggiustare la domenica pomeriggio. Questa grande presa per il culo che il [[lavoro]] nobilita l’uomo, che il lavoro rende liberi. C’era scritto alla porta di un campo di sterminio, non sui cancelli del paradiso. E lui ci credeva. Lui e il signor Trippi e tutti quanti loro, i lavoratori, si sono messi in testa di costruire una nazione con le loro mani. Non speravano di farlo, loro ci credevano davvero che l’avrebbero fatto. (cap. 11)
 
=== [[Explicit]] ===