Thomas Mann: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ortografia |
|||
Riga 159:
*La narrazione si situa sempre dopo, mai prima, di un atto critico; ecco perché la continua presenza del saggista Mann, la sua ironia culturale, possono essere tanto indisponenti, far sospettare la fabbricazione. Paragonatelo a Cechov, a Joyce, a Proust, a Kafka; vi parrà un filisteo. ([[Franco Fortini]])
*Pessimista, dunque: conoscitore, direi degustatore profondo della morte, della malattia, del fallimento, della caducità, della stupidità umane. Ma al tempo stesso, eccolo anche ottimista invincibile, un credente nello spirito, convinto che l'uomo finirà per dimostrarsi, alla resa dei conti, un "esperimento cosmico riuscito". ([[Italo Alighiero Chiusano]])
*Risuscitando il mito di Faust Mann fa sì che Adriano {{NDR|personaggio di ''Doctor Faustus''}}, per salvarsi dall'aridità e dalla crisi dell'arte contemporanea, crisi che è nello stesso tempo crisi di una civiltà al tramonto, stringa un patto con il diavolo che gli darà la grandezza e la potenza creatrice in cambio della rinunzia all'amore e alla salvezza della sua anima. Per Mann la Germania, sfiduciata, inibita ed impotente, ha tentato di liberarsi dalle sue inibizioni con la morbosa e diabolica intossicazione nazista. Sembra che anche l'arte, nel mondo
*Sarebbe un tentativo destinato all'insuccesso voler riconoscere nel suo pensiero una costante definita, coerente. Un socialista conservatore in politica, un innovatore tradizionalista in letteratura, un credente nel progresso che traeva ispirazione da [[Arthur Schopenhauer]] e da [[Richard Wagner]]... le contraddizioni della sua personalità d'intellettuale erano le stesse di cui soffriva la cultura del tempo. ([[Walter Laqueur]])
|