Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord: differenze tra le versioni

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*La parola all'uomo è stata data per nascondere il pensiero.<ref>Citato in Barère, ''Memoirs'', 1842, p. 447.</ref>
:''La parole a été donnée à l'homme pour déguiser sa pensée''.
::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione viene erroneamente attribuita a Talleyrand e [[Joseph Fouché]]. Più probabilmente la citazione appartiene a [[Voltaire]] che scrisse nei ''Dialogues'': «''Ils [les hommes] ne se servent de la pensée que pour autoriser leurs injustices, et n'emploient les parlesparoles que pour déguiser leurs pensées''» («Gli uomini usano il pensiero per giustificare le proprie ingiustizie, e il discorso solo per nascondere i loro pensieri»).<ref>Cfr. in Fumagalli 1921, pp. 526-527 e ''The Oxford Dictionary of Quotations'', a cura di Elizabeth M. Knowles, Oxford University Press, 1999, [http://books.google.it/books?id=o6rFno1ffQoC&pg=PA797 p. 797].</ref>
*{{NDR|Gli ''emigrée'' rientrati in Francia dopo la Restaurazione monarchica}} Non hanno imparato nulla, non hanno dimenticato nulla.
::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Frase erroneamente attribuita a Talleyrand, che fu scritta a Londra nel 1796 in una lettera del cav. De Panat, indirizzata a Mallet du Pan, a proposito degli ''émigrée'' rifugiatisi in Inghilterra: «Nessuno si è corretto, nessuno ha saputo né dimenticare nulla, né imparare nulla» («''Personne n'est corrigé; personne n'a su ni rien oublier, ni rien apprendre''»).<ref>{{cfr}} Mallet du Pan, ''Mémoires'', vol. II p. 197; citato in Giuseppe Fumagalli, ''Chi l'ha detto?'', Milano, Hoepli, 2007, p. 118. ISBN 978-88-203-0092-0</ref>