Alexis de Tocqueville: differenze tra le versioni

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*Bisogna riconoscere che, se anche non vale a salvare gli uomini nell'altro mondo, è almeno utilissima alla loro felicità e alla loro grandezza in questo. [...] Dubito che l'uomo possa mai sopportare contemporaneamente una completa indipendenza religiosa e una totale libertà politica; e sono incline a pensare che, se non ha [[fede]], bisogna che serva e, se è libero, che creda. (citato in Zagrebelsky 2008, p. 146)
*Dopo aver studiato moltissimo il [[Corano]], la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di [[Maometto]]. A quanto vedo, l'[[Islam]] è la causa principale della decadenza oggi così evidente nel mondo musulmano, e, benché sia meno assurdo del politeismo degli antichi, le sue tendenze sociali e politiche sono secondo me più pericolose. Per questo, rispetto al paganesimo, considero l'Islam una forma di decadenza anziché una forma di progresso. (''Lettera a Arthur de Gobineau'', 22 ottobre 1843, ora in: Olivier Zunz, Alan S. Kahan (a cura di): ''The Tocqueville Reader: A Life in Letters and Politics'', Wiley-Blackwell, 2002)
*L'esperienza insegna che per un cattivo governo il momento più pericoloso è sempre quello in cui esso comincia a riformarsi. (da ''L'antico regime e la Rivoluzione'')
*La rivoluzione in Inghilterra è stata fatta unicamente in vista della libertà, mentre quella di Francia è stata fatta principalmente in vista dell'[[uguaglianza|eguaglianza]]. (1951-, vol. II, t. 2, p. 334; citato in Losurdo 2005, pp. 200-1)
*La [[storia]] è una galleria di quadri dove cigli originali sono pochi originali e molte le copie. (da ''L'antico regime e la Rivoluzione'')
*Le fluttuazioni dell'[[industria]] attirano, quando essa è prospera, un gran numero di operai che, nei momenti di crisi, si trovano senza lavoro. Vediamo così che il vagabondaggio, che nasce dall'ozio, e il furto, che il più delle volte è la conseguenza del vagabondaggio, sono i due delitti che nello stato attuale della società conoscono la progressione più rapida. (1951-, vol. IV, t. 1, pp. 50-51; citato in Losurdo 2005, p. 73)
*[Mi chiedo] se una [[dittatura temporanea]], esercitata in modo fermo e illuminato, come quella di Bonaparte dopo il 18 Brumaio, non sarebbe il solo mezzo per salvare l'Irlanda.<ref>Citato in Domenico Losurdo, ''Controstoria del liberalismo'', Laterza, [https://books.google.it/books?id=ZGiODAAAQBAJ&pg=PT190 p. 190]. ISBN 88-581-1834-0</ref>
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*Alexis de Tocqueville, ''La democrazia in America'', traduzione di Giorgio Candeloro, Rizzoli, Milano, 2005.
*Alexis de Tocqueville, ''La rivoluzione democratica in Francia'', (Michel-Lévy, Paris, 1856), a cura di Nicola Matteucci, Utet, 2007.
*Alexis de Tocqueville, ''L'antico regime e la Rivoluzione'', traduzionea cura di Giorgio Candeloro, Rizzoli, Milano, 20002010.
*Alexis de Tocqueville, ''Oeuvres complètes'', a cura di Jacob-Peter Mayer, Gallimard, Paris, 1951-.
*Alexis de Tocqueville, ''Scritti politici'', 2 voll., a cu­ra di Nicola Matteucci, UTET, Torino 1968.