Mani pulite: differenze tra le versioni

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===[[Federico Orlando]]===
*Quando, poche settimane prima che scoppiasse Mani pulite, scrissi un fondo denunciando "i camorristi di Palazzo Marino", [[Silvio Berlusconi]] mi telefonò irritatissimo, spiegandomi che ero arrivato a Milano, non a Napoli.
*Il 21 febbraio, quattro giorni dopo l'arresto di [[Mario Chiesa|Chiesa]], viene a farmi visita Ugo Finetti, vicepresidente della Regione Lombardia, ''magna pars'' del socialismo milanese. Lo accompagna Paolo Berlusconi, che non è ancora l'editore del ''Giornale'' (lo diventerà il 16 luglio: e per questo [[Indro Montanelli|Montanelli]] fin dal 20 gennaio aveva scritto a [[Silvio Berlusconi|Silvio]] informandolo che il preannunciato passaggio di proprietà non avrebbe potuto modificare le intese sull'indipendenza del ''Giornale'' e del suo direttore, a suo tempo intercorse con Silvio e «sempre rispettate»). Finetti era pallido, Paolo aveva l'aria di essere seccato per il fatto che i vari appelli rivolti a me da esponenti della Fininvest, affinché Il''il Giornale'' non turbasse i rapporti del gruppo con il Psi, continuassero a cadere nel vuoto. Finetti ha una cartella con articoli della nostra cronaca milanese, sottolineati con evidenziatore color verde pisello. Me li consegna affinché io possa contestarli ai colleghi cronisti. «I giudici della Procura – mi spiega Finetti – fanno i fascicoli con i ritagli dei giornali, proprio come questo: poi, quando succede qualcosa, si trovano una documentazione già abbondante e vanno a scavarvi quello che vogliono.» Paolo Berlusconi taglia corto: «Con le istituzioni, Regione, Comune, Fiera, noi dobbiamo lavorare, perciò dobbiamo poter mantenere buoni rapporti».
*In quegli stessi mesi (gennaio-febbraio 1992) al capocronista Giuliano Molossi, e in sua assenza al vice Ario Gervasutti, arriva una telefonata di [[Bobo Craxi]], capogruppo in consiglio comunale. È furioso per «insinuazioni» sui legami di Mario Chiesa con il Psi milanese, raccontati dai nostri cronisti. E minaccia: «Dopo le elezioni del 5 aprile, ci sarà un repulisti, molte teste cadranno al ''Giornale'' [...]. Prima di parlare col vostro padrone, vi ripeto che dovete smetterla di rompere i coglioni. Siete il solito giornale veterofascista, leghista, filodemocristiano». Il 29 telefona [[Fedele Confalonieri]], braccio destro di Berlusconi: è incavolato perché in cronaca è stata pubblicata una foto di [[Bettino Craxi]] con Chiesa. Mi chiede, fuori dal suo stile sempre equilibrato: «È un sabotaggio a Berlusconi? Ma se per mantenere ''Il Giornale'' dobbiamo inimicarci Craxi, meglio rinunciare al ''Giornale''».
*Quando, poche settimane prima che scoppiasse Mani pulite, scrissi un fondo denunciando "i camorristi di Palazzo Marino", Silvio Berlusconi mi telefonò irritatissimo, spiegandomi che ero arrivato a Milano, non a Napoli.
 
===[[Giuliano Spazzali]]===