Gotta: differenze tra le versioni

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*Conoscerallo quando la chiragra reso avrà le sue giunture calcinate e secche come ramo reciso dall'annoso faggio. ([[Aulo Persio Flacco]])
*{{NDR|«Mangiare tutte queste [[carne|carni]] comportava poi dei problemi anche di salute»}} Dei problemi di salute perché, innanzitutto: eccesso proteico, ma la cosa più importante: troppe basi puriniche, quindi la gotta. Quasi tutti i personaggi importanti, nobili, regnanti, dell'epoca {{NDR|di [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]]}} erano tutti gottosi. {{NDR|«E lei mi diceva che anche quei pizzi che si vedono spesso nei quadri...»}} ...è per camuffare le deformazioni alle articolazioni, caratteristiche della gotta. ([[Carlo Cannella]])
*– Dio onnipotente.<br>– Tutto ok?<br>– No! Sono povero e ho anche la malattia del Re!<br>– La [[gonorrea]]?<br>– I re non scopano le troie, scopano le vergini o le loro nipoti. La malattia del re è la gotta! Ho l'alluce che pulsa come un mal di palle che nessun pompino può guarire! (''[[Shameless]]'')
*E a che credete voi che servir possano le gotte, o sia quel mal che gotta artetica chiamasi più comunemente? A vivere, risponderete voi, sempre in continove doglie, a star lì confitto in s'una seggiola senza moversi mai. Eh! perdonatemi, Chè può servire a tutt'altro ne gli uomini cotesto male. Egli m'è stato socio fido ed amico nel corso di varii giorni, e di varie notti: e stato è causa ch'io abbia fatto i lontani e lunghissimi viaggi ch'io ho fatto. [...] Adunque siavi noto, che quando vennemi ad aflliggere giovine com'io son la gotta artetica per sollevarmi un poco da la doglia, e da la noia di quel male, diedimi a studiare un poco sopra un piccolo Libretto Geografico; ed in simile guisa mi vendicai di quello stranio mal che volea rapirmi a i dolci studii. ([[Giuseppe Parini]])
*Fu intorno a cinquant'anni fa molto confermata l'opinione della dieta lattea per la gotta da varie esperienze fatte in Inghilterra, ove poco dopo par che fosse scoperto che anco il vivere per alcune settimane di qualche fresca e idonea pianta senz'altro cibo aveva il medesimo effetto in quel male sì molesto, e finalmente ivi fu ampliata tale riputazione a tutto il vitto vegetabile. ([[Antonio Cocchi]])