Lenin: differenze tra le versioni

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*La [[democrazia]] ''non'' si identifica con la sottomissione della [[maggioranza e minoranza|minoranza alla maggioranza]]. La democrazia è ''uno Stato'' che riconosce la sottomissione della minoranza alla maggioranza, cioè l'organizzazione della ''violenza'' sistematicamente esercitata da una classe contro un'altra, da una parte della popolazione contro l'altra. (cap. IV, 6)
*Lo sviluppo progressivo, cioè l'evoluzione verso il comunismo, avviene passando per la dittatura del [[proletariato]] e non può avvenire altrimenti, poiché non v'è nessun'altra classe e nessun altro mezzo che possa spezzare la resistenza dei capitalisti sfruttatori. (cap. V, 2)
*La società [[Capitalismo|capitalistica]] non ci offre dunque che una democrazia tronca, miserabile, falsificata, una democrazia per i soli ricchi, per la sola minoranza. La [[dittatura del proletariato]], periodo di transizione verso il [[comunismo]], istituirà per la prima volta una democrazia per il popolo, per la maggioranza, accanto alla repressione necessaria della minoranza, degli sfruttatori. Solo il comunismo è in grado di dare una democrazia realmente completa; e quanto più sarà completa, tanto più rapidamente diventerà superflua e si estinguerà da sé. (cap. V, 2)
*Lo speciale apparato, la macchina speciale di repressione, lo "Stato", è ''ancora'' necessario, ma è già uno Stato transitorio, non più lo Stato propriamente detto, perché la repressione di una minoranza di sfruttatori da parte della maggioranza degli schiavi salariati ''di ieri'' è cosa relativamente così facile, semplice e naturale, che costerà molto meno sangue di quello che è costata la repressione delle rivolte di schiavi, di servi e di operai salariati, costerà molto meno caro all'umanità. (cap. V, 2)
*Lo Stato potrà estinguersi completamente quando la società avrà realizzato il principio: "Ognuno secondo le sue capacità; a ognuno secondo i suoi bisogni", cioè quando gli uomini si saranno talmente abituati a osservare le regole fondamentali della convivenza sociale e il lavoro sarà diventato talmente produttivo ch'essi lavoreranno volontariamente ''secondo le loro capacità''. (cap. V, 4)