David Foster Wallace: differenze tra le versioni

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==''Tennis, tv, trigonometria, tornado (e altre cose divertenti che non farò mai più)''==
[[Immagine:The best people you will ever know.jpg|thumb|David Foster Wallace con due fan]]
 
===[[Incipit]]===
===''Tennis, trigonometria e tornado''===
====[[Incipit]]====
Quando lasciai il mio distretto squadrato in mezzo alla campagna dell'Illinois per andare a frequentare l'università dove si era laureato mio padre fra i vivaci rilievi delle Berkshires nel Massachusetts occidentale, sviluppai un'improvvisa fissazione per la matematica. Comincio adesso a capirne il motivo. Per uno del Midwest, la matematica del college produce un'evocazione catartica della nostalgia di casa. Io ero cresciuto in mezzo a vettori, rette, rette che intersecano rette, griglie – e, all'altezza dell'orizzonte, le ampie linee curve delle forze della natura, il bizzarro assetto topografico a spirale di un immenso lotto di terra stirata dalle glaciazioni, che si poggia e ruota su placche geologiche.
====Citazioni====
*Io e Antitoi spaziavamo esattamente sullo stesso territorio agonistico; lui era il mio amico, il mio nemico e la mia rovina. (p. 19)
*Alienazione-dal-Midwest-in-quanto-paradigma-della-fertilità può essere un concetto un tantino ipermetafisico, per non dire tendente all'autocommiserazione. (p. 23)
*Una volta che arrivai a un certo livello di impianti da torneo, mi sentii handicappato perché non ero capace di adattarmi alla mancanza di difficoltà cui adattarmi. Se questa cosa ha un senso. Anche senza l'ostacolo dell'inquietudine adolescenziale e dell'alienazione dalla realtà fisica, la mia carriera tennistica nel Midwest si arrestò nel momento in cui vidi il mio primo tendone antivento. (p. 25)
*In seguito, il tennis di Antitoi continuò a migliorare, il mio no. (p. 34)
 
====''E Unibus Pluram: Gli scrittori americani e la televisione''====
====''Che esagerazione''====
====[[Incipit]]====
Gli scrittori tendono a essere una razza di guardoni. Tendono ad appostarsi e a spiare. Sono osservatori nati. Sono spettatori. Sono quelli sulla metropolitana il cui sguardo indifferente ha qualcosa dentro che in un certo senso mette i brividi. Qualcosa di rapace. Questo è perché gli scrittori si nutrono delle situazioni della vita. Gli scrittori guardano gli altri esseri umani un po' come gli automobilisti che rallentano e restano a bocca aperta se vedono un incidente stradale: ci tengono molto a una concezione di se stessi come testimoni.<br />
Ma allo stesso tempo gli scrittori tendono ad avere un'ossessiva consapevolezza di sé. Dal momento che dedicano molto del loro tempo produttivo a studiare attentamente le impressioni che ricavano dalle persone, gli scrittori passano anche un sacco di tempo, meno produttivo, a chiedersi nervosamente che impressione fanno loro agli altri.
====Citazioni====
*E con questo non sto dicendo che la televisione sia volgare e stupida perché le persone che compongono il Pubblico sono volgari e stupide. La televisione è ciò che è per il semplice motivo che la gente tende ad assomigliarsi terribilmente proprio nei suoi interessi volgari, morbosi e stupidi, e a essere estremamente diversa per quanto riguarda gli interessi raffinati, estetici e nobili. (p. 5061-62)
 
====''Invadenti evasioni''====
====[[Incipit]]====
05/08/93 h. 08:00. Il Giorno della Stampa precede più o meno di una settimana l'inaugurazione della Fiera. Per le 09:00 dovrei trovarmi dentro la Fiera all'Illinois Building per ritirare l'accredito stampa. Mi immagino l'accredito come una tesserina bianca che si infila nel nastro del feltro floscio. È la prima volta che qualcuno mi chiama "stampa". L'accredito mi fa gola soprattutto per le giostre e la roba gratis.<br />
Sono qui da poco. Vengo dall'East Coast, e vado alla Fiera Statale dell'Illinois per conto di una rivista fighetta dell'East Coast. L'esatto motivo per cui una rivista fighetta dell'East Coast sia interessata alla Fiera Statale dell'Illinois mi rimane oscuro.
 
====''Che esagerazione''====
====[[Incipit]]====
Negli anni '60 sono arrivati i metacritici poststrutturalisti, hanno capovolto gli assunti dell'estetica letteraria, quegli assunti che i suoi maestri avevano considerato come autoevidenti e, fondendo teorie del discorso creativo e posizioni metafisiche radicali, hanno reso l'interpretazione dei testi molto più complicata. Che si sia o meno fan di Barthes, Foucault, de Man, Derrida, occorre almeno riconoscergli il merito di un fertile meticciato fra critica e filosofia: per un giovane filosofo americano che si interessi tanto di poetica continentale quanto di pratica analitica di stampo angloamericano, la teoria della critica costituisce oggi un degno campo di studio. H.L. Hix è uno di questi giovani filosofi americani (a giudicare dalla foto, ha dodici anni), e sono certo che la sua dissertazione di dottorato, ''Morthe d'Author: An Autopsy'' ("Morte d'autore. Un'autopsia"), del 1992, ha più che meritato di vedere la luce nella collana "The Arts and Their Philosophies" della Temple University Press.
 
====''David Lynch non perde la testa''====
====[[Incipit]]====
;1. di quale film parla questo articolo
 
''Strade perdute'' di [[David Lynch]], scritto da Lynch e [[Barry Gifford]]; con [[Bill Pullman]], [[Patricia Arquette]], [[Balthazar Getty]]. prodotto da CIBY 2000, Francia. © 1996 di una certa Asymmetrical Productions, la società di Lynch, i cui uffici sono proprio a fianco della casa di Lynch sulle colline di Hollywood e il cui logo, disegnato da Lynch stesso, è un simboletto molto carino, fatto così:
{{centrato|''[Simbolo]''}}
''Strade perdute'' è girato a Los Angeles e nel territorio desertico subito alle sue spalle. Le riprese vere e proprie durano dal dicembre '95 al febbraio '96. Normalmente Lynch non apre il set al pubblico, prende misure di sicurezza ridondanti e crea un'aria di segretezza quasi massonica intorno alla produzione dei suoi film, ma io dall'8 al 10 gennaio 1996 sono ammesso sul set di ''Strade perdute''.
====Citazioni====
*{{NDR|A proposito dei film ''[[Le iene (film)|Le iene]]'' e ''[[Velluto blu]]''}} A [[Quentin Tarantino]] interessa guardare uno a cui stanno tagliando un [[orecchio]]; a [[David Lynch]] interessa l'orecchio. (p. 207253)
 
====''L'abilità professionistica del tennista Michael Joyce...''====
====''E Unibus Pluram: Gli scrittori americani e la televisione''====
====[[Incipit]]====
Gli scrittori tendono a essere una razza di guardoni. Tendono ad appostarsi e a spiare. Sono osservatori nati. Sono spettatori. Sono quelli sulla metropolitana il cui sguardo indifferente ha qualcosa dentro che in un certo senso mette i brividi. Qualcosa di rapace. Questo è perché gli scrittori si nutrono delle situazioni della vita. Gli scrittori guardano gli altri esseri umani un po' come gli automobilisti che rallentano e restano a bocca aperta se vedono un incidente stradale: ci tengono molto a una concezione di se stessi come testimoni.<br />
Ma allo stesso tempo gli scrittori tendono ad avere un'ossessiva consapevolezza di sé. Dal momento che dedicano molto del loro tempo produttivo a studiare attentamente le impressioni che ricavano dalle persone, gli scrittori passano anche un sacco di tempo, meno produttivo, a chiedersi nervosamente che impressione fanno loro agli altri.
 
====''Invadenti evasioni''====
05/08/93 h. 08:00. Il Giorno della Stampa precede più o meno di una settimana l'inaugurazione della Fiera. Per le 09:00 dovrei trovarmi dentro la Fiera all'Illinois Building per ritirare l'accredito stampa. Mi immagino l'accredito come una tesserina bianca che si infila nel nastro del feltro floscio. È la prima volta che qualcuno mi chiama "stampa". L'accredito mi fa gola soprattutto per le giostre e la roba gratis.<br />
Sono qui da poco. Vengo dall'East Coast, e vado alla Fiera Statale dell'Illinois per conto di una rivista fighetta dell'East Coast. L'esatto motivo per cui una rivista fighetta dell'East Coast sia interessata alla Fiera Statale dell'Illinois mi rimane oscuro.
 
====''L'abilità professionistica del tennista Michael Joyce...''====
Quando [[Michael Joyce]] di Los Angeles effettua un servizio, quando lancia la palla e il suo viso si alza a seguirla, sembra che sorrida, ma non sta davvero sorridendo – i muscoli circumorali della sua faccia si stanno tendendo insieme al resto del corpo per raggiungere la palla nel punto più alto del lancio. Vuole colpirla in massima distensione e leggermente davanti a sé; vuole riuscire a darle un colpo ben deciso, a imprimerle una velocità sufficiente a evitare una risposta aggressiva da parte dell'avversario. In questo momento sono le 13:00 di sabato 22 luglio 1995, sul campo principale, lo Stadium Court, del complesso dello Stade Jarry di Montreal.
====Citazioni====
 
*La testa di serie n. 1 questa settimana è [[Richard Krajicek]], un olandese di 1 metro e 90 che porta un cappellino bianco con la visiera quando c'è il sole, si lancia verso la rete come se questa gli dovesse dei soldi, e in generale gioca come una gru impazzita. Ha tutte e due le ginocchia bendate. (p. 274334)
===Citazioni===
*Non so se lo sapete, ma [[Jimmy Connors|Connors]] aveva uno dei modi di giocare più eccentrici che la storia del tennis ricordi – era un giocatore aggressivo "di potenza" che scendeva raramente a rete, aveva il servizio di una ragazza rachitica, e colpiva sempre in maniera piatta e assolutamente senza effetto. (p. 285347)
*E con questo non sto dicendo che la televisione sia volgare e stupida perché le persone che compongono il Pubblico sono volgari e stupide. La televisione è ciò che è per il semplice motivo che la gente tende ad assomigliarsi terribilmente proprio nei suoi interessi volgari, morbosi e stupidi, e a essere estremamente diversa per quanto riguarda gli interessi raffinati, estetici e nobili. (p. 50)
*[[John McEnroe]] non era tanto alto, eppure si può ragionevolmente affermare che sia stato il miglior giocatore di serve and volley di tutti i tempi; ma d'altronde, McEnroe era un'eccezione rispetto a tutti o quasi gli schemi di prevedibilità esistenti. Al suo apice (diciamo dal 1980 al 1984) è stato il più grande tennista di sempre – e il più dotato, il più bello, il più tormentato: un genio. Per me, guardare McEnroe che indossa una giacca blu in sintetico e fa quelle ignobili telecronache colorite, zeppe di luoghi comuni idioti, è come guardare [[William Faulkner|Faulkner]] che fa uno spot pubblicitario per una catena di negozi di abbigliamento. (p. 287348)
*{{NDR|A proposito dei film ''[[Le iene (film)|Le iene]]'' e ''[[Velluto blu]]''}} A [[Quentin Tarantino]] interessa guardare uno a cui stanno tagliando un [[orecchio]]; a [[David Lynch]] interessa l'orecchio. (p. 207)
*Guardate [[Andre Agassi|Agassi]] da vicino qualche volta – per essere un uomo così piccolo e un giocatore così grande, è sorprendentemente privo di finezza, con movimenti che assomigliano più a quelli di un musicista heavy-metal che a quelli di un atleta. (p. 287349)
*La testa di serie n. 1 questa settimana è [[Richard Krajicek]], un olandese di 1 metro e 90 che porta un cappellino bianco con la visiera quando c'è il sole, si lancia verso la rete come se questa gli dovesse dei soldi, e in generale gioca come una gru impazzita. Ha tutte e due le ginocchia bendate. (p. 274)
*Quando il dritto di Joyce entra in contatto con la palla, la sua mano sinistra dietro di lui si apre, come se stesse lasciando una presa, un gesto decorativo che non ha niente a che fare con la meccanica del colpo. Michael Joyce non lo sa, ma la sua mano sinistra si apre nel momento dell'impatto sul dritto: è una cosa inconscia, un tic estetico che è cominciato quando era bambino e che ora è inestricabilmente connesso con un colpo che esso stesso è ormai automatico per il ventiduenne Joyce, dopo anni passati a colpire molti, molti più dritti di quanti uno ne potrebbe mai contare. (p. 289351)
*Non so se lo sapete, ma [[Jimmy Connors|Connors]] aveva uno dei modi di giocare più eccentrici che la storia del tennis ricordi – era un giocatore aggressivo "di potenza" che scendeva raramente a rete, aveva il servizio di una ragazza rachitica, e colpiva sempre in maniera piatta e assolutamente senza effetto. (p. 285)
*{{NDR|Sui tic dei tennisti}} Lo strano movimento da sindrome di Tourette in cui [[Vitas Gerulaitis|Gerulaitis]] scuoteva la testa da destra a sinistra mentre faceva rimbalzare la palla prima del lancio, come se stesse avendo un piccolo attacco di epilessia. (p. 289351)
*[[John McEnroe]] non era tanto alto, eppure si può ragionevolmente affermare che sia stato il miglior giocatore di serve and volley di tutti i tempi; ma d'altronde, McEnroe era un'eccezione rispetto a tutti o quasi gli schemi di prevedibilità esistenti. Al suo apice (diciamo dal 1980 al 1984) è stato il più grande tennista di sempre – e il più dotato, il più bello, il più tormentato: un genio. Per me, guardare McEnroe che indossa una giacca blu in sintetico e fa quelle ignobili telecronache colorite, zeppe di luoghi comuni idioti, è come guardare [[William Faulkner|Faulkner]] che fa uno spot pubblicitario per una catena di negozi di abbigliamento. (p. 287)
*{{NDR|Sui tic dei tennisti}} La bizzarra posizione di servizio di McEnroe, aperta e con le braccia rigide, con entrambi i piedi paralleli alla linea di fondo e il fianco rivolto così rigorosamente alla rete che sembra una figura su un fregio egizio. (p. 289351)
*Guardate [[Andre Agassi|Agassi]] da vicino qualche volta – per essere un uomo così piccolo e un giocatore così grande, è sorprendentemente privo di finezza, con movimenti che assomigliano più a quelli di un musicista heavy-metal che a quelli di un atleta. (p. 287)
*{{NDR|Sui tic dei tennisti}} Il modo in cui Agassi sposta il peso ripetutamente da un piede all'altro mentre si prepara per il lancio, come se avesse un disperato bisogno di pisciare. (p. 289351)
*Quando il dritto di Joyce entra in contatto con la palla, la sua mano sinistra dietro di lui si apre, come se stesse lasciando una presa, un gesto decorativo che non ha niente a che fare con la meccanica del colpo. Michael Joyce non lo sa, ma la sua mano sinistra si apre nel momento dell'impatto sul dritto: è una cosa inconscia, un tic estetico che è cominciato quando era bambino e che ora è inestricabilmente connesso con un colpo che esso stesso è ormai automatico per il ventiduenne Joyce, dopo anni passati a colpire molti, molti più dritti di quanti uno ne potrebbe mai contare. (p. 289)
*I colpi di Agassi sembrano più quello che sarebbero stati i colpi di [[Björn Borg|Borg]] se Borg si fosse sottoposto per un anno a un trattamento di steroidi e metanfetamine, e avesse colpito ogni cazzo di palla quanto più forte poteva – Agassi dà dei colpi su rimbalzo più forti di chiunque altro abbia mai giocato a tennis, tanto forti che stenti a crederci, se sei proprio lì a bordo campo. (p. 291353)
*{{NDR|Sui tic dei tennisti}} Lo strano movimento da sindrome di Tourette in cui [[Vitas Gerulaitis|Gerulaitis]] scuoteva la testa da destra a sinistra mentre faceva rimbalzare la palla prima del lancio, come se stesse avendo un piccolo attacco di epilessia. (p. 289)
*Però Agassi ha un movimento di chiusura esagerato, in cui tiene entrambe la mani sulla racchetta e chiude il colpo quasi come un battitore nel baseball, il che fa sollevare la sua maglietta sul davanti e mette in bella vista il suo pancino villoso – qui a Montreal, questo lo trovo repellente, sebbene le donne sedute intorno a me sembrino pronte a dare la vita per un'occhiata al pancino di Agassi. (p. 291354)
*{{NDR|Sui tic dei tennisti}} La bizzarra posizione di servizio di McEnroe, aperta e con le braccia rigide, con entrambi i piedi paralleli alla linea di fondo e il fianco rivolto così rigorosamente alla rete che sembra una figura su un fregio egizio. (p. 289)
*Agassi è in tutto e per tutto veloce quanto Chang, e guardate A.A. in tv, ogni tanto, mentre cammina tra un punto e l'altro: fa questi passetti minuscoli, con le punte decisamente in dentro, il passo di un uomo i cui piedi sono praticamente senza peso. (p. 292354)
*{{NDR|Sui tic dei tennisti}} Il modo in cui Agassi sposta il peso ripetutamente da un piede all'altro mentre si prepara per il lancio, come se avesse un disperato bisogno di pisciare. (p. 289)
*Mi sento di affermare che il tennis è lo sport più bello che esista e anche il più impegnativo. Richiede controllo sul proprio corpo, coordinazione naturale, prontezza, assoluta velocità, resistenza e quello strano miscuglio di prudenza e abbandono che chiamano coraggio. Richiede anche intelligenza. Anche un singolo colpo in un dato scambio di un punto di un incontro professionistico è un incubo di variabili meccaniche. (p. 293356)
*I colpi di Agassi sembrano più quello che sarebbero stati i colpi di [[Björn Borg|Borg]] se Borg si fosse sottoposto per un anno a un trattamento di steroidi e metanfetamine, e avesse colpito ogni cazzo di palla quanto più forte poteva – Agassi dà dei colpi su rimbalzo più forti di chiunque altro abbia mai giocato a tennis, tanto forti che stenti a crederci, se sei proprio lì a bordo campo. (p. 291)
*[[Jim Courier]], ex n. 1 ma ora in fase calante, e qui solo decima testa di serie, 153 in tv assomiglia a Howdy Doody con un cappello in testa, ma qui si rivela essere un ragazzone – la «Guide Média» gli attribuisce un peso di 79 kg, ma lui lo supera di gran lunga, e ha muscoli lunghi e lisci e l'andatura e l'espressione di un guardaspalle della mafia. (p. 313380)
*Però Agassi ha un movimento di chiusura esagerato, in cui tiene entrambe la mani sulla racchetta e chiude il colpo quasi come un battitore nel baseball, il che fa sollevare la sua maglietta sul davanti e mette in bella vista il suo pancino villoso – qui a Montreal, questo lo trovo repellente, sebbene le donne sedute intorno a me sembrino pronte a dare la vita per un'occhiata al pancino di Agassi. (p. 291)
*[[Michael Chang]], ventitré anni e n. 5 del mondo, sembra composto di due persone diverse cucite insieme grossolanamente: un tronco normale appollaiato su delle enormi gambe muscolose e completamente prive di peli. Ha la testa a fungo, capelli neri come l'inchiostro e un'espressione di profonda e ostinata infelicità, la faccia più infelice che io abbia mai visto al di fuori di un corso post-laurea di scrittura creativa. (ppp. 313-314380)
*Agassi è in tutto e per tutto veloce quanto Chang, e guardate A.A. in tv, ogni tanto, mentre cammina tra un punto e l'altro: fa questi passetti minuscoli, con le punte decisamente in dentro, il passo di un uomo i cui piedi sono praticamente senza peso. (p. 292)
*[[Pete Sampras|P. Sampras]], di persona, è quasi tutto denti e sopracciglia, ha delle gambe e degli avambracci incredibilmente pelosi, peli in abbondanza tale da permettermi di scommettere a colpo sicuro che il ragazzo ne ha pure sulla schiena, e dunque, almeno, non è al 100% benedetto e baciato dalla sorte. (ppp. 314380-381)
*Mi sento di affermare che il tennis è lo sport più bello che esista e anche il più impegnativo. Richiede controllo sul proprio corpo, coordinazione naturale, prontezza, assoluta velocità, resistenza e quello strano miscuglio di prudenza e abbandono che chiamano coraggio. Richiede anche intelligenza. Anche un singolo colpo in un dato scambio di un punto di un incontro professionistico è un incubo di variabili meccaniche. (p. 293)
*[[Goran Ivanišević|Goran Ivanisevic]] è alto e abbronzato e sorprendentemente carino – almeno per un Croato; io i Croati me li immagino sempre devastati ed emotivamente compressi, come usciti da una litografia di [[Edvard Munch|Munch]] – se non fosse per un taglio di capelli a scodella incongruo e totalmente assurdo che lo fa assomigliare a un membro di una ''coverband'' dei [[The Beatles|Beatles]]. (p. 314381)
*[[Jim Courier]], ex n. 1 ma ora in fase calante, e qui solo decima testa di serie, 153 in tv assomiglia a Howdy Doody con un cappello in testa, ma qui si rivela essere un ragazzone – la «Guide Média» gli attribuisce un peso di 79 kg, ma lui lo supera di gran lunga, e ha muscoli lunghi e lisci e l'andatura e l'espressione di un guardaspalle della mafia. (p. 313)
*Il ceco [[Petr Korda]], un tempo fra i primi dieci del mondo, è un altro esempio di conglomerato clastico male assortito: 1 metro e 88 per 72 kg, ha la corporatura di un levriero in posizione eretta e la faccia di – cosa inquietante e misteriosa – un pulcino appena uscito dall'uovo (e in più, degli occhi assenti che non riflettono nessuna luce e sembrano «vedere» solo nel senso in cui «vedono» gli occhi dei pesci e degli uccelli). (p. 314381)
*[[Michael Chang]], ventitré anni e n. 5 del mondo, sembra composto di due persone diverse cucite insieme grossolanamente: un tronco normale appollaiato su delle enormi gambe muscolose e completamente prive di peli. Ha la testa a fungo, capelli neri come l'inchiostro e un'espressione di profonda e ostinata infelicità, la faccia più infelice che io abbia mai visto al di fuori di un corso post-laurea di scrittura creativa. (pp. 313-314)
*Una delle cose che rendono Agassi tanto forte è che riesce a mettere a segno colpi vincenti da ogni parte del campo – non ha restrizioni geometriche. (ppp. 315-316383)
*[[Pete Sampras|P. Sampras]], di persona, è quasi tutto denti e sopracciglia, ha delle gambe e degli avambracci incredibilmente pelosi, peli in abbondanza tale da permettermi di scommettere a colpo sicuro che il ragazzo ne ha pure sulla schiena, e dunque, almeno, non è al 100% benedetto e baciato dalla sorte. (p. 314)
*I nervi e gli intoppi sono importantissimi in uno sport basato sulla precisione e il tempismo, come il tennis, e il «perdere la testa» spazza via tennisti juniores dall'agonismo più di qualunque altro tipo di mancanza di talento o di motivazione. (p. 316384)
*[[Goran Ivanišević|Goran Ivanisevic]] è alto e abbronzato e sorprendentemente carino – almeno per un Croato; io i Croati me li immagino sempre devastati ed emotivamente compressi, come usciti da una litografia di [[Edvard Munch|Munch]] – se non fosse per un taglio di capelli a scodella incongruo e totalmente assurdo che lo fa assomigliare a un membro di una ''coverband'' dei [[The Beatles|Beatles]]. (p. 314)
*Michael Joyce è, in altre parole, un uomo completo (anche se in una maniera grottescamente limitata). Ma vuole di più. Non maggiore completezza, non pensa in termini di virtù o di trascendenza. Vuole essere il migliore, vuole che il suo nome sia famoso, vuole sollevare trofei da professionista sopra la propria testa voltandosi pazientemente in ogni direzione verso i fotografi e le telecamere. È un americano e vuole vincere. (p. 317385)
*Il ceco [[Petr Korda]], un tempo fra i primi dieci del mondo, è un altro esempio di conglomerato clastico male assortito: 1 metro e 88 per 72 kg, ha la corporatura di un levriero in posizione eretta e la faccia di – cosa inquietante e misteriosa – un pulcino appena uscito dall'uovo (e in più, degli occhi assenti che non riflettono nessuna luce e sembrano «vedere» solo nel senso in cui «vedono» gli occhi dei pesci e degli uccelli). (p. 314)
*Una delle cose che rendono Agassi tanto forte è che riesce a mettere a segno colpi vincenti da ogni parte del campo – non ha restrizioni geometriche. (pp. 315-316)
*I nervi e gli intoppi sono importantissimi in uno sport basato sulla precisione e il tempismo, come il tennis, e il «perdere la testa» spazza via tennisti juniores dall'agonismo più di qualunque altro tipo di mancanza di talento o di motivazione. (p. 316)
*Michael Joyce è, in altre parole, un uomo completo (anche se in una maniera grottescamente limitata). Ma vuole di più. Non maggiore completezza, non pensa in termini di virtù o di trascendenza. Vuole essere il migliore, vuole che il suo nome sia famoso, vuole sollevare trofei da professionista sopra la propria testa voltandosi pazientemente in ogni direzione verso i fotografi e le telecamere. È un americano e vuole vincere. (p. 317)
 
==''Tutto e di più – storia compatta dell'infinito''==