Razzismo: differenze tra le versioni

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Almirante
Paragrafo Burgio
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Citazioni sulla '''razza''' e il '''razzismo'''.
 
==Citazioni==
*A: Mamma, cos'è il razzismo? B: Mangia, o chiamo l'uomo nero. ([[Mario Natangelo]])
*Ad accomunare le due situazioni è in ogni caso la violenza dell'ideologia razzista. [[Theodore Roosevelt]] può tranquillamente essere accostato a Hitler. Al di là delle singole personalità conviene non perdere di vista il quadro generale: «Gli sforzi per preservare la "purezza della razza" nel Sud degli Stati Uniti anticipavano alcuni aspetti della persecuzione scatenata dal regime nazista contro gli ebrei negli anni trenta del Novecento».<br>Se poi si tiene presente la regola per cui nel Sud degli Stati Uniti bastava una sola goccia di sangue impuro per essere esclusi dalla comunità bianca, una conclusione si impone: «La definizione nazista di un ebreo non fu mai così rigida come la norma definita "the one drop rule", prevalente nella classificazione dei neri nelle leggi sulla purezza della razza nel Sud degli Stati Uniti». ([[Domenico Losurdo]])
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*Quel giorno a Jackson sono morte diciotto persone: dieci bianchi e otto neri. Dio non bada al colore della pelle quando decide di scatenare un tornado. (''[[The Help]]'')
*Questo deprecabile razzismo da stadio sta rovinando l'immagine di milioni di razzisti per bene. ([[Francesco Tullio Altan|Altan]])
 
===[[Alberto Burgio]]===
*In che senso il razzismo sarebbe un fenomeno moderno? Qui entriamo già nel merito. Non è moderna la violenza, non è moderna la discriminazione, non è moderna la xenofobia. È moderna la strategia di legittimazione di questi fenomeni.
*La mia idea è che il razzismo sia una delle strategie attraverso le quali l'ideologia dominante e, di conseguenza, il senso comune, giustifica il persistere di condizioni e dinamiche di esclusione, subordinazione, discriminazione e, ai limiti, persecuzione in presenza di uno sfondo di aspettative caratterizzate invece dall'inclusione, dalla partecipazione, dal riconoscimento e dall'eguaglianza.
*Nulla sarebbe più fuorviante dell'idea di aver a che fare con qualcosa di contingente, accidentale oppure con un retaggio di epoche passate, un residuo che lo sviluppo della società e, perché no, il progresso, nell'ambito delle relazioni sociali, civili e politiche, porterebbero all'estinzione.
*Potremmo definire il razzismo come una negazione determinata dell'eguaglianza, quindi come una negazione determinata del vettore progressivo della modernità. In questo senso la modernità del razzismo inerisce proprio al cuore stesso della modernità e alla sua dialettica.
*Razzista non è l'azione violenta ma il modo in cui la si interpreta, rappresenta e giustifica.
 
==Voci correlate==