Marco Pannella: differenze tra le versioni

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*Marco Pannella era già un mito quando lo conobbi. Erano gli anni '70 e il suo impegno sui diritti civili mi faceva riflettere mentre studiavo medicina all'Università Cattolica e proprio da studente lo incontrai la prima volta. Mi emozionai quando nel 2006, ritornato in Italia, raccontò quel nostro primo incontro a mia figlia che lo guardava come si guarda un saggio da ascoltare con rispetto. La stima per Marco si è accompagnata in questi ultimi anni alla gratitudine per avermi permesso di condividere alcuni progetti e momenti di grande intensità. Come potrei dimenticare quando mi venne a prendere per accompagnarmi a casa di Pier Giorgio Welby, dove incontrai Pier Giorgio e Mina, o quando mi chiuse nel salotto di casa mia per ore per cercare di convincermi a entrare nel Partito Radicale prima delle elezioni per il Parlamento Europeo nel 2009. O la marcia per la giustizia nel dicembre 2013, quando Marco si presentò con l'immancabile sigaro e un cappello da babbo natale con scritto sopra "Amnistia". Non eravamo sempre d'accordo ma io gli ho voluto un grandissimo bene e so che ero ricambiato. A volte mi sgridava perché non condivideva alcune mie decisioni. Io non ebbi mai il coraggio di sgridarlo sulle scelte politiche ma, ogni tanto, mi prendevo la libertà di farlo in occasione degli scioperi della sete quando alcuni valori nel sangue, come la creatinina e l'azoto ureico, salivano pericolosamente mettendo a rischio la sua vita. Marco se la rideva e continuava a fumare. Testardo, risoluto, irremovibile, visionario. Ecco Marco siamo in tanti ad aver appreso qualcosa da te. Per quello che mi riguarda non dimenticherò mai che oltre le doti che tutti ti riconoscono avevi anche dolcezza e signorilità e quelle carezze che ogni tanto mi hai dato sul volto sono entrate nel mio cuore e le ricorderò per sempre. ([[Ignazio Marino]])
*Marco Pannella politicamente non è mai stato un grande stratega. Aveva, semmai, la "temperatura" di un leader religioso. Io e lui, prima ancora di Grillo, potevamo essere i "grillini" della scena politica, ma Pannella non era politicamente molto avveduto. Aveva un afflato religioso. E la sua era la più alta espressione della "religione della libertà" indicata da Benedetto Croce. Non a caso le sue più importanti conquiste sono quelle in tema di diritti civili. Sono l'unico che ha avuto con lui un rapporto alla pari, e cioè quando, insieme nel 1996, presentammo la lista «Pannella-Sgarbi», naufragata poi per la sua inefficacia politica politica [...]. È inutile che adesso certi esponenti istituzionali lo rimpiangano, non avendo fatto nulla perché fosse riconosciuto a Pannella il rango di senatore a vita, preferendogli pizzicagnoli davvero inutili. ([[Vittorio Sgarbi]])
*Nel contesto politico nazionale, piuttosto opaco per la pochezza delle idee e per lo spicco non eccezionale degli uomini – solo l'adulazione dei giornalisti cortigiani descriveva l'onesto e scrupoloso [[Enrico Berlinguer|Berlinguer]] come un genio – l'unica pennellata originale era costituita da Marco Pannella, con i suoi radicali. Un po' apostolo e un po' giullare, intriso di convinzioni liberali ma propenso ad ogni mattana, ''leader'' d'un movimento che riusciva a mettere insieme intellettuali come [[Leonardo Sciascia]] e Fernanda Pivano, ex parlamentari comunisti e socialisti, ex dirigenti di Lotta continua come Mimmo Pinto e [[Marco Boato]], Pannella parlava incessantemente ma riusciva anche a far parlare incessantemente di sé. Nella confusione dei suoi propositi e dei suoi proseliti s'avvertiva già allora la premonizione d'un moto di fondo dell'opinione pubblica destinato a svilupparsi impetuosamente all'inizio degli anni Novanta: l'insofferenza per la partitocrazia e per le sue arroganze, il desiderio di qualcosa che fosse diverso dalla ''politique politicienne'' prediletta da [[Giulio Andreotti|Andreotti]] & C. ([[Indro Montanelli e Mario Cervi]])
*Noi siamo con chiunque scelga l'arma della [[non-violenza|non violenza]]: si chiami in terra lontana, [[Andrej Sakharov]], o più vicino a noi, Marco Pannella. ([[Eugenio Montale]])
*''Mi è rimasta solo una can-zon del mio core asson | le vacanze le farò in Giamaica dalla mia Maria bella | aspetto e intanto voto Pannella e canto.'' ([[Articolo 31]])