Michael Chang: differenze tra le versioni

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*[[Andy Murray|Andy]] deve guardare a come ha battuto questi giocatori in precedenza e proseguire con quel piano, con il suo modo di giocare a tennis. Perché questo è il modo di battere questi giocatori – facendoli giocare un tipo di tennis che non vogliono giocare. Andy ha già battuto i migliori giocatori al mondo, lo sa come si fa e penso che debba essere semplicemente testardo e dire "''Guarda, io giocherò il mio tennis. Se il mio avversario mi batterà, allora vuol dire che lui è troppo forte''".<ref name=intervista>Dall'intervista di Alex Kay; traduzione di Giulia Vai in ''[http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2010/05/10/329675-intervista_michael_chang_alex_mailonline.shtml Intervista a Michael Chang]'', ''Ubitennis.com'', 10 maggio 2010.</ref>
*Il 1989, dal momento in cui ho vinto il [[Open di Francia|Roland Garros]], è stato l'anno più duro della mia vita. Ho scoperto che vincere nel [[tennis]] non porta gioia, porta pressione.<ref>Citato in Piero Pardini, ''[http://www.ubitennis.com/2008/11/15/132810-citazioni_bordo_campo_ottobre.shtml Citazioni a bordo campo]'', ''Ubitennis.com'', ottobre 2008.</ref>
*La prima volta che ho giocato contro [[Pete Sampras|Pete]] avevo 8 anni. Ho giocato contro [[Andre Agassi|Andre]] quando avevo 10 anni, e probabilmente ho giocato contro [[Jim Courier|Jim]] la prima volta quando avevo 12 o 13 anni, quindi siamo cresciuti sfidandoci l'uno l'altro, spingendoci a raggiungere un livello ulteriore. Quando siamo diventati professionisti, è diventato tutto un "Oh, ha fatto quello? Caspita. Be, se l'ho battuto perché non lo posso farlofare anch'io?". Ci nutrivamo l'uno l'altro.<ref name=intervista/>
*Penso sia molto facile stare lì solo per ragioni egoistiche, e dire "Vado e cercherò di ottenere quello che voglio" e tenere tutto per te. Sento che la ragione del mio talento era di permettermi di avere una piattaforma. Ovviamente volevo fare del mio meglio ogni settimana, ma se potevo incoraggiare un giovane o mantenere qualcuno o spendere una parola gentile o usare il tennis per toccare e raggiungere le persone, per me questo valeva molto di più di tutti i trofei, la notorietà e i soldi.<ref name=intervista/>