Maria Montessori: differenze tra le versioni

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fonte primaria, cit. espansa
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*Il nostro mondo è stato lacerato ed ha ora bisogno di essere ricostruito.<ref name=mondonuovo>Da ''Educazione per un mondo nuovo''.</ref>
*La caratteristica peculiare dell'[[Università]] consiste nell'insegnare a studiare. La [[laurea]] è solo la prova che si sa studiare, che si sa acquisire formazione da se stessi e che ci si è trovati bene nei percorsi della ricerca scientifica... Se si è imparato ad imparare allora si è fatti per imparare. Una persona con una laurea è dunque una persona che sa meglio destreggiarsi nell'oceano della formazione. Ha ricevuto un orientamento.<ref>Da ''Educazione cosmica''.</ref>
*La [[scuola]] è quell'esilio in cui l'adulto tiene il bambino fin quando è capace di vivere nel mondo degli adulti senza dar fastidio.<ref>Citato in Claudio Nutrito, ''I due magnifici insolenti'', Effepi Libri, 2011, p. 68.</ref>
*Se ci sono dei bimbi al mondo che hanno bisogno di aiuto sono proprio questi poveri bimbi delle nazioni [[africa]]ne.<ref name=Selezione>Citato in Mario Montessori, ''I bambini di Maria Montessori'', ''Selezione dal Reader's Digest'', agosto 1965.</ref>
*Se v'è per l'umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal [[bambino]], perché in lui si costruisce l'uomo.<ref name=mondonuovo/>
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==''Il segreto dell'infanzia''==
*Il [[bambino]] [...] è un essere extrasociale, che disturba sempre, là dove si trovano gli adulti, persino in casa dei suoi genitori. La sua mancanza di adattamento è aggravata dalla circostanza di essere attivo e incapace di rinunciare alla propria attività. Perciò si tende a combatterla, obbligando il bambino a non intervenire, a non dar fastidio, cercando di ridurlo alla passività. Si usa confinarlo perciò nelle ''nurseries'' o stanze dei giochi; oppure nelle [[Scuola|scuole]], luoghi di esilio a cui il bambino è condannato dall'adulto fino a quando non sia capace di vivere nel mondo senza dar fastidio.
*La psicoanalisi ha riconosciuto il lato anormale dell'immaginazione e del gioco, e con luminosa interpretazione li ha collocati tra le "fughe psichiche".<br />"Fuga dal giuoco e nell'immaginazione": fuga è il correre via, il rifugiarsi e spesso il nascondersi di una energia che è fuori del suo posto naturale; oppure rappresenta una difesa subconscia dell'io che fugge una sofferenza od un pericolo e si nasconde sotto una maschera.