Curzio Malaparte: differenze tra le versioni

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*Il Vesuvio urlava nella notte, sputando sangue e fuoco. Dal giorno che vide l'ultima rovina di Ercolano e di [[Pompei]], sepolte vive nella tomba di cenere e di lapilli, non s'era mai udita in cielo una così orrenda voce. Un gigantesco albero di fuoco sorgeva altissimo fuor dalla bocca del vulcano: era un'immensa, meravigliosa colonna di fumo e di fiamme, che affondava nel firmamento fino a toccare i pallidi astri.
*Lungo i fianchi del Vesuvio, fiumi di [[lava]] scendevano verso i villaggi sparsi nel verde dei vigneti. Il bagliore sanguigno della lava incandescente era così vivo, che per un immenso spazio intorno i monti e la pianura n'erano percorsi con incredibile violenza.
*Oggi si soffre e si fa soffrire, si uccide e si muore, si compiono cose meravigliose e cose orrende, non già per salvare la propria anima, ma per salvare la propria pelle. Si crede di lottare e di soffrire per la propria anima, ma in realtà si lotta e si soffre per la propria pelle. Tutto il resto non conta.
*Che cosa sperate di trovare a Londra, a Parigi, a Vienna? Vi troverete Napoli. È il destino dell'Europa di diventare Napoli.