Gilbert Keith Chesterton: differenze tra le versioni

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*Da fanciullo, Adamo Wayne nutriva per le tristi contrade di Notting Hill gli stessi sentimenti che agli antichi ispiravano Atene e Gerusalemme. Conosceva il segreto della passione, quei segreti che fanno sì che vecchi canti nazionali producano un effetto così strano sulle civiltà d'oggi. Sapeva che il vero patriottismo canta i suoi dolori, le sue speranze perdute, molto più che non le vittorie, sapeva che la metà della poesia d'ogni poema nazionale consiste in nomi propri; e, soprattutto, conosceva questo sommo fatto psicologico che domina tutto il patriottismo: egli sapeva che per quel delicato pudore che è proprio di tutti gli innamorati, il patriota, in nessun caso, si gloria della grandezza della patria, ma sempre, necessariamente, si gloria della sua piccolezza. Conosceva tutto ciò, non perché fosse filosofo o uomo di genio, ma perché era un fanciullo. (p. 133)
*"In tutta questa faccenda, io sento di aver combattuto non soltanto per la mia città natia, alla quale devo tutto il mio sangue, ma anche per tutti i luoghi del mondo dove grandi idee come queste possono prevalere. Io non lotto soltanto per Notting Hill, ma anche per i suoi nemici, per Bayswater, per North Kensington. Giacché se i cacciatori di milioni saranno vittoriosi, anche queste città perderanno i loro antichi sentimenti e tutto il mistero della loro anima nazionale." (p. 144)
*La libertà di [[parlare]] significa nella nostra civiltà moderna che dobbiamo parlare soltanto di cose non importanti. Non abbiamo il diritto di parlare della religione, perché questo non è liberale; non abbiamo il diritto di parlare del pane né del formaggio perché questo è un voler parlare di bottega; non ci è permesso parlare della morte perché cosa che ci rende tristi; e tanto meno non ci è permesso di parlare della nascita, perché non sarebbe argomento delicato. (p. 147)
*Deliberatamente, con meditato proposito, aveva fatto la scelta di ciò che sarà sempre causa di turbamento, sino alla fine dei tempi, della pace del mondo: aveva scelto una vita breve e allegra. (p. 160)
*– Per voi e per me – disse Wayne, con tono di strana melodia – e per tutti i valorosi, c'è del buon vino nell'osteria ch'è alla fine del mondo. (p. 276)