Tommaso d'Aquino: differenze tra le versioni

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[[Image:Tommaso - Super libros de generatione et corruptione - 4733257 00007.tif|thumb|''Super libros de generatione et corruptione'']]
*Come gli occhi della nottola sono abbagliati dalla luce del sole che non riescono a vedere, ma vedono bene le cose poco illuminate, così si comporta l'intelletto umano di fronte ai primi principi, che sono tra tutte le cose, per natura, le più manifeste. (da ''In Met.'', II, l. 1 n. 10)
*Era conveniente che la donna fosse formata dalla costola dell'uomo. Primo, per indicare che tra l'uomo e la donna ci deve essere un vincolo di amore. D'altra parte la donna «non deve dominare sull'uomo» [''1 Tm'' 2, 12], e per questo non fu formata dalla testa. Né deve essere disprezzata dall'uomo come una schiava: perciò non fu formata dai piedi. (da [http://books.google.it/books?id=KZ2upLS89bUC&pg=PA833&dq=%22Tommaso+d%27Aquino%22+%22costola%22&client=firefox-a&cd=8#v=onepage&q=&f=false ''Somma teologica'', vol. I, articolo 3])
*I doni della grazia si aggiungono alla natura in modo da non toglierla di mezzo, ma da perfezionarla: perciò anche il lume della fede che ci fu infuso per grazia non distrugge il lume della conoscenza naturale che in noi è naturalmente presente. Sebbene il lume naturale della mente umana sia insufficiente alla manifestazione di quelle cose che attraverso la fede si manifestano, è tuttavia impossibile che le cose che ci sono attraverso la fede tramandate divinamente siano contrarie a quelle che ci sono date per natura. In questo caso occorrerebbe che o le une o le altre fossero false; e poiché sia le une sia le altre ci vengono da Dio, Dio sarebbe per noi autore della falsità: il che è impossibile. [...] Per conseguenza possiamo nella sacra scrittura adoperare la filosofia in tre modi. In primo luogo, a dimostrare i preamboli della fede, che sono necessari alla scienza della fede; tali sono le cose che si dimostrano intorno a Dio con la ragione naturale: che Dio esiste, che Dio è uno e altre verità di Dio e delle creature che in filosofia sono dimostrate e che la fede presuppone. In secondo luogo, la filosofia può essere adoperata a chiarire, mediante similitudini, cose che sono di pertinenza della fede; come Agostino nel de Trinitate si serve di numerose similitudini desunte da dottrine filosofiche per chiarire la Trinità. In terzo luogo, si può anche resistere alle obiezioni che si fanno alla fede sia mostrando che sono false, sia mostrando che non sono necessarie. (dal ''Commento al "De trinitate" di Severino Boezio'', proemio, q. 2, a. 3)
*Il [[maestro]] si limita a «muovere», a stimolare il discepolo e il discepolo solo se risponde a questo stimolo – sia durante che dopo l'esposizione del maestro – arriva ad un vero apprendimento. (citato in [[Albino Luciani]], ''Illustrissimi'', p. 135, premessa di [[Igino Giordani]], commento di [[Giovanni Mocchetti]], Edizioni A.P.E., Mursia, Milano 1979)
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*Sono altre quattro le città preminenti, [[Parigi]] nelle scienze, [[Salerno]] nelle medicine, [[Bologna]] nelle legge, Orleans nelle arti attoriali. (citato in Giuseppe Amelio, ''Salerno momenti storici: conoscere la città per viverci meglio'', De Rosa & Memoli, 1996)
:''Quatuor sunt urbes cæteris præeminentes, Parisius in scientiis, Salernum in medicinis, Bononia in legibus, Aurelianis in actoribus.''
*{{NDR|Sul [[Padre nostro]]}} Tra tutte le preghiere il Padre Nostro occupa certamente il primo posto, perché possiede i cinque più importanti requisiti che ogni preghiera deve possedere. Innanzitutto infonde molta fiducia perché ci è stata consegnata da Gesù Cristo, che è intercessore sapientissimo ''nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza'' (''Col'' 2,3) e che è ''nostro avvocato presso il Padre'' (1 ''Gv'' 2,1). È una preghiera retta perché in essa chiediamo a Dio le cose che lui stesso ci ha insegnato a chiedere. È umile perché chi prega non presume assolutamente nelle proprie forze, ma aspetta di ottenere tutto dall'onnipotenza divina cui si rivolge supplichevoli.<ref>Da ''Collationes (expositio) in orationem dominicam''; citato in ''La preghiera cristiana: Il Padre Nostro, l'Ave Maria e altre preghiere'', a cura di Pietro Lippini, Edizioni Studio Domenicano, 2011, [https://books.google.it/books?id=jYj-AAAAQBAJ&pg=PA30 p. 30]. ISBN 88-7094-804-8</ref>
*Tu non possiedi la [[Verità]], ma è la Verità che possiede te. (dal ''De veritate'')
*[[Umiltà]] è la virtù che frena il desiderio innato dell'uomo di innalzarsi sopra il proprio merito. (citato in [[Natale Ginelli]], ''La tua via'', Edizioni Paoline, Milano 1957)
*Uno e identico è l'atto del sentito e del senziente. (dal ''De Anima'', III, l. 2 n. 9)
*Era conveniente che la donna fosse formata dalla costola dell'uomo. Primo, per indicare che tra l'uomo e la donna ci deve essere un vincolo di amore. D'altra parte la donna «non deve dominare sull'uomo» [''1 Tm'' 2, 12], e per questo non fu formata dalla testa. Né deve essere disprezzata dall'uomo come una schiava: perciò non fu formata dai piedi. (da [http://books.google.it/books?id=KZ2upLS89bUC&pg=PA833&dq=%22Tommaso+d%27Aquino%22+%22costola%22&client=firefox-a&cd=8#v=onepage&q=&f=false ''Somma teologica'', vol. I, articolo 3])
*{{NDR|Sul [[Padre nostro]]}} Tra tutte le preghiere il Padre Nostro occupa certamente il primo posto, perché possiede i cinque più importanti requisiti che ogni preghiera deve possedere. Innanzitutto infonde molta fiducia perché ci è stata consegnata da Gesù Cristo, che è intercessore sapientissimo ''nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza'' (''Col'' 2,3) e che è ''nostro avvocato presso il Padre'' (1 ''Gv'' 2,1). È una preghiera retta perché in essa chiediamo a Dio le cose che lui stesso ci ha insegnato a chiedere. È umile perché chi prega non presume assolutamente nelle proprie forze, ma aspetta di ottenere tutto dall'onnipotenza divina cui si rivolge supplichevoli.<ref>Da ''Collationes (expositio) in orationem dominicam''; citato in ''La preghiera cristiana: Il Padre Nostro, l'Ave Maria e altre preghiere'', a cura di Pietro Lippini, Edizioni Studio Domenicano, 2011, [https://books.google.it/books?id=jYj-AAAAQBAJ&pg=PA30 p. 30]. ISBN 88-7094-804-8</ref>
 
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