Giorgio Caproni: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Tombagiorgiocaproni.jpg|thumb|Foto della tomba del poeta Giorgio Caproni e della moglie]]
'''Giorgio Caproni''' (1912 – 1990), poeta, critico letterario e traduttore italiano.
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*Non posso paragonare la ''mia'' [[Genova]] a nessuna Contessa di Tripoli, per giunta mai vista. Come, del resto, a nessun'altra donna. A nessuna donna.<br>Amo Genova – mi sto struggendo per Genova – soltanto come si può amare (e qui sta per me il ''diverso'', l'''insolito'' del mio sentimento nella sua medesima naturalezza) ''una città''. Una città nella quale io entrai, di soprassalto, ancora coi pantaloni corti, e nella quale poi vissi finché non ne fui sradicato, e brutalmente, dalla guerra e dall'esilio.
*{{NDR|Sulle chiese di [[Genova]]}} Intanto, più che chiese le direi bui gusci marini (conchiglie che sembrano a volte fossilizzate) ed entrare in una di tali chiese di dure pietre grige annerite dai fumi portuali e industriali (in San Donato, in San Giovanni in Prè, per tacer di tutte le altre, arcifamose), sempre mi è parso un poco entrare in una sorta di murice, ingrandimento di quelli, ruvidi d'incrostazioni calcaree e saline, che i ragazzi raccattano sul litorale, e accostano all'orecchi per sentire il rumore del mare.
*{{NDR|Sulle chiese di Genova}} È un diffuso e impalpabile rumor di mare, quello che senti o ti par di sentire tra le navate nere di secoli e di semitenebra, ch'è anche, per chi abbia orecchio esercitato ad intenderlo, sommesso brusio di traffici e di lucri: di cantieri in opera lungo i due corni della città, nonchènonché di gravi sirene mercantili, le quali da navi che vengono e vanno, e sempre profonde come bassi d'organo, specie di notte fanno vibrare le invetriate, quando placatosi il concerto delle gru, dei magli e delle perforatrici, odi più chiaro l'ansito della risacca, la cui rotolante ghiaia dà anch'essa il suono e l'idea, nella doppia caligine di quelle chiese, d'un fosforico rotolio di zecchini.
 
==Citazioni su Giorgio Caproni==
*Qui nacque Giorgio Caproni <br /> Poetapoeta delicato e forte come la città <br /> che lo vide nascere. (ATarga a Livorno,<ref>Lapide unascolpita targasulla postacasa natale di Caproni in Corso Amedeo, l'11279 novembrea 2007Livorno; ricordacitato ilin luogo''[http://www.costaovest.info/buon-compleanno-giorgio-caproni-poeta-del-libeccio/ inBuon cuicompleanno, Giorgio Caproni nacquepoeta del libeccio!]'', ''Costaovest.info''.</ref>)
*Vorrei sfatare una volta per tutte la presunta irreligiosità di mio padre. Si parla di un Caproni ateo. Iniziò un colloquio con Dio nella seconda stagione della sua vita, o forse sarebbe meglio dire un colloquio con la trascendenza. Faceva fatica a trovare Dio perché faceva fatica a trovare il bene, senz'altro meno appariscente del male, che invece si incontra tutti i giorni. L'etichetta di ateo è stata attaccata in modo troppo sbrigativo, anche perché lui era profondamente religioso. Andava a Messa tutte le domeniche con mia madre. Forse ci andava per accontentarla, ma comunque ci andava. Diceva le preghiere due volte al giorno e un po' si seccava se tu te ne accorgevi. Era molto devoto alla Madonna della Guardia di cui aveva un'immaginetta nel taccuino. Poi la smarrì e ci restò molto male. Era un'immagine molto consumata vecchia di quarant'anni. Mia madre gliene portò un'altra. Sulla sua scrivania c'erano due testi che leggeva regolarmente: l'Antico e il Nuovo Testamento. ([[Attilio Mauro Caproni; citato in ''Avvenire'', 5 gennaio 2012]])
 
==Note==