Amici miei: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Perozzi sul letto di morte}}<br/>'''Prete''': Dimmi, figliolo.<br/>'''Perozzi''': Sbiliguda venial... Con la supercazzola prematurata.<br/>'''Prete''': Come, figliolo?<br/> '''Perozzi''': Confesso, come foss'antani, con lo scappellamento... A destra e... Costantinato ammàniti.<br/>'''Prete''': Quante volte, figliolo?<br/> '''Perozzi''': ''Fifty-fifty'' per la fine... Come fosse mea culpa... Alla supercazz...<br/>'''Prete''': Ed io ti assolvo, dai tuoi peccati.
 
==Citazioni su Amici miei==
===[[Gastone Moschin]]===
*Amici miei non è un film comico. Dentro ci sono maschere tragiche, come quella di Tognazzi. C’è la morte di Noiret, c’è la solitudine di tutti noi. Non nasce per far ridere. La risata scaturiva dalla grossolanità dello scherzo.
*Cos’è la zingarata? Un’auto, e noi sopra. Monicelli accendeva la musica e dava il ciak. Improvvisazione, anche. Ma soprattutto è la fine dell’inizio, quando annoiati ci fermiamo alla giostra, sui cavallini, col pensiero che è notte fonda e che dobbiamo tornare alla vita reale.
*Fu tutto perfetto. Anche se iniziammo male: [[Pietro Germi]], il primo autore, morì una settimana prima dell’inizio delle riprese. Monicelli, con grande signorilità, girò il film come Germi lo aveva pensato.
*{{NDR|Sulla scena degli schiaffi alla stazione}} Noi di corsa, saltando, dovevamo cercare di non far male a quei ragazzi. Ma il regista, col megafono, urlava, più forte, più forte. Non fu un vezzo, era il clima di quei giorni sul set. E a Mario piaceva giocare, nonostante l’autorevolezza che poi aveva. Lui che urlava picchiate, in faccia, più forte. E le comparse incazzate nere. Fu un incubo girare quelle scene.
*Non azzardo se dico che Amici Miei è stato molto più documentario che film.
 
==Note==